la cosa certa e' la prima vittima sacrificale
il bimbo morto
a seguire il fratellino in vita
e quello arrivato successivamente,
da uno sguardo esterno
gli adulti mi sembrano chiusi in un silenzio
che nasconde piu' che protegge,
non sono un giudice ne' un giurato
ne' ho seguito il dibattimento,
fortunatamente non devo esprimere
verdetti ne di condanna ne di assoluzione,
quello che posso dire
di questa storia spiata e messa in piazza,
e' che quello che maggiormente mi disgusta
e' il can can mediatico
godereccio, sentenzioso, pruriginoso
che manda in onda l'orrore,
se ne disgusta e lo riguarda
con dissimulato piacere,
se e' questo il giornalismo
preferisco non sapere