Ogni cittadino che presenta la dichiarazione dei redditi può scegliere la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF tra sette opzioni: Stato, Chiesa cattolica, Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche Italiane. A breve entreranno nell'elenco anche altre confessioni, che nel 2012 hanno sottoscritto un'Intesa con lo Stato: Unione Buddhista, Unione Induista, Chiesa apostolica, Sacra diocesi ortodossa d'Italia.
In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo assomiglia di più ad un gigantesco sondaggio d’opinione, al termine del quale si “contano” le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi.
Come se non bastasse, la mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito in base alle sole scelte espresse
Per recuperare dati di poco più recenti si deve accedere ai dossier sulla ripartizione dell'otto per mille a diretta gestione statale pubblicati sul sito della Camera. In data 1 dicembre 2010 il Servizio Studi del Dipartimento bilancio rende note le scelte effettuate dai contribuenti sui redditi riferiti all’anno 2006, dichiarati nel 2007, aventi effetto sulla ripartizione della quota per l'otto per mille IRPEF per il 2010.
Distribuzione 2010 (redditi 2006 dichiarati nel 2007)
Totale da ripartire 1.149.289.469 euro
Contribuenti che hanno espresso una scelta: 43,5% beneficiario % su scelte
espresse importo
ripartito note
Chiesa Cattolica 85,01% 977.010.978
Stato 11,95% 151.950.433 Riceve rinunce a quote scelte inespresse
Metodisti e Valdesi 2,05% 10.248.789 Rinunciano a quota scelte inespresse
Comunità Ebraiche 0,37% 4.252.371
Luterani 0,25% 2.873.224
Assemblee di Dio 0,20% 999.882 Rinunciano a quota scelte inespresse
Avventisti settimo giorno 0,17% 1.953.792
Si noti che, in tale occasione, su oltre trenta milioni di contribuenti solamente il 43,5% ha espresso un’opzione: solo il 36,98% della popolazione, quindi, ha espresso una scelta a favore della Chiesa cattolica, alla quale è però consentito di mettere le mani sull'85,01% dei fondi.
Dati più aggiornati sono soltanto parziali, purtroppo, e ciò conferma la totale mancanza di trasparenza del meccanismo. Per l'anno 2012 la Chiesa cattolica ha ricevuto 1.148.076,076.594,08 euro (saldo 2009+anticipo 2012), lo Stato 181.781.492, i valdesi oltre 37 milioni.