"...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente".
....sono qui a chiedervi una cosa...relativamente nuovo, frequentatore del forum saltuario, ancor meno scrittore dello stesso...mi sono imbattuto spesso nei 3D "Pici", "Piciamici" "Gnagnapici"....ma che cazzo sono? Dà le mi parti i Pici si fanno all'aglione o al sugo...se qualcuno mi risponde o mi vuol bannare son qui...insulti cortesemente in privato...![]()
"...nella vita di un uomo i giorni importanti sono 5 o 6 in tutto...il resto fa volume..." E. Flaiano
"..qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia..." G. Gaber
"...nella vita di un uomo i giorni importanti sono 5 o 6 in tutto...il resto fa volume..." E. Flaiano
"..qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia..." G. Gaber
A volte,i vocaboli dialettali difficilmente trovano una corrispondenza nella lingua italiana.Diciamo che picio potrebbe essere una via di mezzo tra sprovveduto e sfortunato.Un tipo alla Paperino,per intenderci.
I piciamici sono quelli che,qui,fanno parte di questo gruppo.
Gnagnapici e' un connubio tra pici e gnagnaboys.
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[SIGPIC][/SIGPIC]Gaetano
ciao toscano d' un senese. di sicuro i pici che ti mangi son di molto più boni di quanto siamo noi poeracci che si scrive qui.
e comunque, nella tua domanda c'è pure la risposta:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j...NsOvfSwqX78nGQ
hai i giusti requisiti ? ti fai picio pure tu?
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...gnagnapicio anche subito...un po' cxglixne lo sono...ditemi voi...ah comunque son Fiorentino in quel di Agliana...
"...nella vita di un uomo i giorni importanti sono 5 o 6 in tutto...il resto fa volume..." E. Flaiano
"..qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia..." G. Gaber