per la mia esperienza la riduzione e tracciabilità del contante, se non riduce almeno complica la vita a chi fa del contante nei modi più disparati, ma totalmente illeciti. Mi risulta personalmente che nel passaggio dalla lira all'euro (quando ormai le lire si cambiavano solo in banca d'italia) c'era gente che non sapeva più come fare per liberarsi di quella che stava diventando una zavorra inutile. E figurati se potevano permettersi di andare in banca esibendo un documento per cambiare valuta.
Credo che in uno stato di diritto per i cittadini anche lo Stato abbia il diritto di sapere come mai tizio ha in una cassetta di sicurezza 1 milione di euro in contanti. E, possiamo essere certi, che quel denaro non te lo guadagni sputando sangue dalla fatica.
così come, e accade pure questo, ti sembrerebbe ben curioso se venisse tizio a chiedere di comprare la tua azienda e ti pagasse tirando fuori pacchi di soldi da una valigia. Qualche domanda ce la faremmo un po' tutti.
Parlo, come sempre, da una terra con svariate particolarità e ti dico che da me se si potesse tracciare il denaro contante circolante resterebbero in libertà poche centinaia di persone. E questo non è un fatto tollerabile.
Io sono sempre stato per la completa autogestione delle proprie cose e scelte, ma su questo non mi sento di essere libertario come la mia coscienza vorrebbe.
quanto alle piccole transazioni quotidiane ci può anche stare che la gente non voglia farsi incaprettare dagli oneri bancari. Ma quì entriamo nel campo delle lobby e sicuramente è ogni battaglia è persa.
nel nord europa anche se non ti danno - ma spesso le danno - una ricevuta le tassse le pagano lo stesso. avranno pure evasione fiscale, ma non a livello di emergenza sociale come da noi