Pisa, 16 dicembre 2013 - TERRORE in piazza della Pera. Sabato sera, intorno alle 23, un uomo visibilmente alterato ha seminato paura e panico fra la gente minacciando di morte il proprietario di un locale e devastato il suo negozio. Durante quegli attimi di violenza, l’uomo non ha taciuto la propria identità, definendosi come un pluriomicida pratese capace di vendetta. Futili, secondo il racconto dei testimoni, i motivi che avrebbero scatenato la furia incontrollata dell’uomo, che ha distrutto il locale ‘DolceNotte’ per rivalsa contro il proprietario intervenuto in difesa di una ragazza vittima di molestie. Rabbia e sconcerto fra i commercianti della piazza.
HA SEMINATO panico e terrore ed è fuggito. Un altro episodio di violenza ha macchiato il week-end nel centro storico di Pisa. E l’autore è a piede libero capace di commettere altre insensate brutalità, come raccontano i testimoni agghiacciati. La violenza è avvenuta sabato intorno alle 23.15. L’uomo, raccontano alcuni giovani presenti, era nel pub ‘Chicchessia’ in piazza della Pera. «L’atmosfera era tranquilla come al solito, nel locale — spiega un ragazzo —, ma all’improvviso quell’uomo ubriaco e sotto effetto di droga ha iniziato a urlare contro una cameriera». Sembra che avesse preso a molestare la ragazza e, non appena questa ha detto di essere romena, ha perso le staffe insultandola con volgarità e ferocia xenofoba. In aiuto della giovane spaventata è accorso Angelo Condemi, il proprietario del vicino ‘Dolce Notte’.
IL RACCONTO di Angelo è ancora più agghiacciante. «Abbiamo provato a calmarlo, ma lui non smetteva di insultarci. Ci ha minacciato di morte». In quegli attimi di furia, l’uomo si è anche qualificato. «Gridava il suo nome e cognome e rafforzava le minacce dicendo che aveva già ammazzato due persone e che non aveva paura di essere arrestato di nuovo. ‘
Tanto a me non mi fanno nulla’, urlava, ‘
per due omicidi mi hanno dato due anni’», ricorda infuriato Condemi che ha subìto, incolpevole, la devastazione del suo locale. L’uomo, infatti, si è scatenato contro il proprietario del ‘Dolce Notte’, irrompendo nel locale e sradicando la vetrina del bancone che ieri, Condemi, ha arrangiato con una schermatura di plastica per riprendere a lavorare. I danni superano i duemila euro: «Dovrò pagarli da me, ovviamente — dice Condemi —. Quell’uomo è fuggito». La Polizia infatti è intervenuta troppo tardi, raccontano i testimoni, quando l’uomo aveva già fatto perdere le proprie tracce. Condemi racconta: «Era talmente alterato che a un certo punto è caduto sbattendo la testa e rompendo un altro pezzo di bancone». Angelo è furioso e si sente abbandonato: «Non siamo tutelati. Come possiamo difenderci da queste violenze ingiustificate? — e prorompe — Sarò costretto a girare armato. Quest’uomo è pericoloso. Ha minacciato di tornare e ucciderci».
SE LE GENERALITÀ urlate dall’uomo corrispondessero al vero, si tratterebbe dell’autore di due episodi criminosi avvenuti a partire dal 2002. In quella data,
l’uomo assieme al suo ‘branco’ pestò a sangue un ventenne marocchino e lo portò sui binari della ferrovia di Prato per simularne il suicidio. Fu poi condannato per
concorso in omicidio a cinque anni di arresti domiciliari. Nel 2009, a Busto Arsizio, fu accusato di
omicidio preterintenzionale dopo una lite in cui perse la vita un giovane che gli aveva negato un accendino.