Antonio Caprarica, storico corrispondente Rai da Londra, dice addio, anzi «sbatte la porta» al servizio pubblico e annuncia azioni giudiziarie nei confronti dell’azienda di viale Mazzini invocando la giusta causa.
In un comunicato, Caprarica parla di «crescenti pressioni esercitate dai vertici aziendali con metodi inammissibili e offensivi» ed anche di «persecuzione» nei suoi confronti.
«Non mi resta, con profonda amarezza, che sbattere la porta e andare dritto nelle aule dei tribunali, chiedendo ai giudici la tutela dei miei diritti e della mia onorabilità contro il vertice Rai, che dev’essere ricondotto al rispetto delle regole.
Bisognerà battersi per assicurare, in questa situazione, un futuro al servizio pubblico, e io continuerò a farlo da cittadino e da giornalista».
Questo è ciò che succede oggi alla Rai.
Dispiace.
Rai, Caprarica si licenzia: «Perseguitato» - Corriere.it






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