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Scusa, ma non mi pare una banale questione di opinioni il fatto che un sindaco alla guida di una città capoluogo, a quanto pare pure apprezzato e capace, sia invitato da un leader del suo partito a dimettersi in maniera pretestuosa. Ho l'impressione che da quelle parti non sia tollerato che una personalità politica si stacchi troppo dal ruolo di yes man e diventi un punto di riferimento. Invece di indicarlo come un successo della propria linea di buon governo lo si addita al ludibrio della rete, lo si invita alle dimissioni o in alternativa a sottoporsi ad un Giudizio di Dio da parte della Rete (Crimi).
Se un giorno diventasse presidente dell'ANCI che gli farebbero? Lo assassinano?