Riserve nazionali
La Banca d'Italia gestisce le riserve nazionali in valuta e in oro.
L'importanza delle riserve ufficiali nazionali è riconducibile in primo luogo alla possibilità che la BCE richieda, al verificarsi di determinate condizioni, il conferimento di ulteriori riserve. Inoltre, le riserve nazionali consentono alla Banca d'Italia sia di espletare il servizio del debito in valuta del Tesoro (evitando così eventuali effetti distorsivi sul mercato) sia di adempiere agli impegni nei confronti di organismi finanziari internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale. Da ultimo, quale parte integrante delle riserve dell'Eurosistema, le riserve nazionali contribuiscono a sostenere e ad alimentare la credibilità del Sistema europeo di banche centrali.
Il risultato della gestione delle riserve nazionali contribuisce alla formazione del bilancio ed alla preservazione della solidità patrimoniale dell'Istituto a fronte dei rischi cui questo è esposto nello svolgimento delle sue attività istituzionali.
Pertanto, la gestione si pone come obiettivi principali il mantenimento del valore e la liquidità delle riserve stesse. Inoltre, in virtù della crescente importanza delle riserve valutarie come parte integrante del patrimonio, la gestione persegue la massimizzazione del rendimento nel rispetto di limiti di rischio ritenuti accettabili.
L'attività di gestione delle riserve ufficiali nazionali è sottoposta - alla stregua dell'attività di investimento del portafoglio in euro - al divieto di finanziamento monetario previsto dall' art. 101 del Trattato. Sono vietati, pertanto, gli investimenti sul mercato primario in titoli emessi da stati membri e da istituzioni dell'area dell'euro; gli stessi investimenti effettuati sul mercato secondario sono sottoposti a soglie di monitoraggio.