amici la seguente non e' per polemica.....ma piu' che altro vorrebbe essere una mia riflessione costruttiva che giro a tutti voi.....sperando che vi possa essere in qualche modo utile....
Anche se mi trovo all'estero ci tengo molto al mio paese....

Buona Lettura.

Perché in Italia delle opere pubbliche non si conoscono a priori i tempi e costi di completamento?
TAV, Ponte sullo stretto, MOSE ... ma ne abbiamo veramente bisogno?
Le presunte colpe:
- I responsabili della Pubblica Amministrazione non vanno a scuola. Non seguono i corsi che insegnerebbero come gestire con rigore e responsabilità le risorse, come operare con competenza e in modo orientato al risultato.
- - la mancanza di regole comuni per tutti gli enti: anche la realizzazione delle rotatorie cambia da comune a comune (per eliminare i semafori). Ogni comune fa storia a se: peccato che poi gli autisti rimangano disorientati, non sanno come comportarsi, non sapendo a chi dare la precedenza, cambiando regole da incrocio ad incrocio.
- le gare al ribasso Spesso i progetti rimangono bloccati, magari per inezie, perché l'azienda costruttrice non ha più i fondi per andare avanti. Oppure perché è fallita. Il caso della metropolitana di Roma Il progetto per la linea metropolitana B1 di Roma è stato portato avanti dalla società Roma Metropolitana: i lavoro termineranno entro il 2011. Ma qui l'appalto è stato fatto, praticamente senza gara, ad un'azienda che ha fatto un forte ribasso del 50%. Dubbi ? No , nessuno.
- Opere compensative, autorizzazioni e prescrizioni
Per mettere d'accordo gli enti locali, ad accettare le opere sul loro territorio, si realizzano le cosiddette “opere compensative”. Se tu mi fai la scuola, la biblioteca, ... allora io ti autorizzo il cantiere.
Ma queste opere compensative costano: per la sola Variante di Valico ANAS ha speso 130 ml di euro.
- Un'impresa edile è diventata più un ufficio legale che un ufficio tecnico,
- Gli enti locali possono poi porre delle prescrizioni sulle opere: possono dire ad Autostrade per L'Italia o all'Anas “tu il ponte me lo fai così e non così” .

Il MOSE di Venezia
Per il progetto del Mose si sono spesi finora 4 miliardi e 271 milioni di euro. Per un'opera che (forse) sarà pronta tra 4 anni. Che non si potrà testare prima. Sulla quale non esiste verifica di impatti ambientale. Che non sappiamo nemmeno (lo dice il ministro Di Pietro) se servirà al caso quando arriverà l'alluvione.
Dal 1983 al 1992 hanno fatto degli studi di indagine. Poi non si sa ... La gara di appalto non si è fatta. Abbiamo preso a scatola chiusa. Ma servirà allo scopo, il sistema delle chiuse del Mose? Esistevano alternative?
A Rotterdam (dove hanno problemi simili a Venezia) hanno scartato il Mose: hanno preferito costruire, in 10 anni, una diga a due bracci.
Il comune di Venezia non lo vuole il Mose.
L'opera , che è stata confermata da un consiglio dei ministri, con un voto a maggioranza, pur avendo due ministri con voto contrario ed un terzo che si è astenutoe pur non essendoci una valutazione di impatto ambientale.
Torniamo alla domanda iniziale: come possiamo rendere i tempi e i costi delle opere pubbliche, certi ?

Ma soprattutto , e' possibile ?