purtroppo con questi dati non credo che le autonomie possona trarne vantaggio, anche quelle più virtuose (ammesso che ne siano rimaste)
Il 2013 è stato l’anno nero della crisi. I fallimenti, le procedure non fallimentari e le liquidazioni volontarie hanno superato tutti i record negativi e complessivamente si contano 111mila chiusure aziendali, il 7,3% in più rispetto al 2012. Il fermo immagine è impresso nei dati Cerved consultati dall’Ansa da dove emerge l’instabilità dell’industria italiana, va male anche uno dei motori del Paese: il Nord Est.
A livello territoriale i fallimenti mostrano una forte accelerazione in Emilia Romagna (+25%) e in Trentino Alto Adige (+21%) e un incremento a tassi a due cifre in Veneto (+16%) e in Friuli (+14%).
Crisi, nel 2013 perse 111mila aziende. Colpiti tutti i settori produttivi - Il Fatto Quotidiano
e i fallimenti non dipendono solo da roma ladrona, ma dal fatto che non c'è più domanda, non c'è più denaro che circola. questi sono i fatti al netto della retorica