Citazione Originariamente Scritto da leon1775 Visualizza Messaggio
Sono curioso di capire, visto che sembri capirne, qual è la posizione del M5S sulla politica del lavoro, a parte il reddito di cittadinanza...


e che posso dirti io, mica sono il loro portavoce. certo potrei farlo ma dovrebbero pagarmi

comunque..

immaginateli con le mani tra i capelli che si disperano perché non gliene fanno passare una di proposta. Diciamo che dalla Val d'Aosta alla Sicilia inseguono il contingente a volte perdendosi nella gigantesca legislazione quantomai farraginosa. La teoria e i programmi generali li leggiamo tutti sui giornali, ma l'attuazione pratica è cosa diversa. Vorrebbero la riduzione massiccia delle forme contrattuali flessibili e maggiori garanzie per gli inoccupati/disoccupati. Conoscono la teoria del sistema circolare istruzione/formazione/lavoro/incentivi e ammortizzatori sociali/orientamento/ricollocazione, solo che - capita - possono perdesi nella difesa di qualche posizione parziale o corporativa. Conoscono la teoria del rapporto non conflittuale tra lavoro e impresa, sanno che qualunque politica efficace deve vedere una riforma del collocamento pubblico e privato. Sanno che senza un miglioramento della P. Amministrazione non c'è politica efficace che tenga. Insomma ne sanno certamente più di Razzi e Sacconi, però nei lavori delle commissioni o ancora più in piccolo nelle realtà locali, sono in minoranza e si attaccano al tram. Una delle cose che mi paiono buone è che riconoscono che ci sono tantissime forme di assistenzialismo nascosto (sotto forma di finti lsu, contratti stagionali etc.) però parziale e non uguale per tutti. E qui si inserisce il reddito di cittadinanza. Vorrebbero che i fondi UE venissero utilizzati per lo sviluppo e non come accade oggi per le spese correnti. Però, poveri loro, il maloox lo prendono da tanto tempo, non come grillo da solo 2 giorni