Sofri, Curcio e Dell'Elia non hanno ucciso nessuno, hanno rinnegato la violenza e soprattutto hanno pagato il loro conto con la giustizia. Se si tratta di parlare delle vicende che li hanno visti protagonisti e che sono ancora piuttosto controverse trovo giustissimo che siano intervistati o intervengano in lezioni universitarie. Ovviamente se i loro interventi non si trasformano in apologia della lotta armata, cosa che non mi pare proprio.
Cesare Battisti è un caso diverso, un rapinatore omicida latitante. Al pari di Schettino non si è pentito di nulla e non ha rinnegato il suo operato.
Quale parola per lasciarli liberi? È gente che si è fatta 20 e più anni per reati politici.
Sul fatto che abbiano le mani sporche di sangue, Curcio fu arrestato per banda armata ancora prima che cominciasse la stagione di sangue delle BR, Dell'Elia fu condannato per reati associativi a fatti a cui non partecipò nemmeno e sulla condanna di Sofri, che ha scontato la pena senza chiedere grazie o sconti, ci sono molte ombre.
Diverso il caso di Moretti, Franceschini ed altri che hanno riconosciuto i gravi fatti commessi ma hanno chiuso con la politica rivoluzionaria. Ma anche con questi, se partecipano a studi per la ricostruzione di un periodo storico, non vedo nulla di male.
Dopo tutti questi anni e vedendo come sono andati i fatti penso che ben pochi siano rimasti fedeli alla linea. Forse solo Prospero Gallinari e alcuni terroristi neofascisti. Parlo dei protagonisti degli anni 70-80, gli emuli degli ultimi 10 anni non hanno più nulla a che vedere.