Hola

Stavolta la Street con lo Street se n'è andata nella città regina della Catalogna: Barcelona

Era da tanto che volevo tornarci e rivedermi le meraviglie di Gaudì e allora ho colto la palla al balzo

Il primo giorno Padova-Ventimiglia passando per il Tomarlo (in condizioni sempre peggiori, per quanto possa contare) e la Scoglina (anche di questa lo stato del manto stradale è peggiorato) fino a Recco, quindi pallostrada fino al camping al confine monto la tenda, ceno, fo due chiacchiere con una famiglia polacca che era in ferie e poi me ne vo a dormire

Il secondo giorno entro in Francia, da Menton salgo per la Route des Grandes Alpes e mi fo il Castillon, il Turini, il Saint-Martin e la Couillole (me li ricordavo meglio come manto stradale, anche qui sono peggiorati un po'..) poi Gorges de Daluis e Verdon per la Rive Gouche.. poi scendo verso la costa e mi fermo in un camping vicino ad Arles dopo aver montato la tenda un tuffo in piscina me lo sono fatto volentieri quindi cena e via a dormire

Fino a qui niente foto perché tanto non ho visto niente di nuovo e c'è già l'altro mio report sul Verdon e le alpi

Qui la Street in assetto da viaggio



Il terzo giorno continuo a scendere passando per la Camargue e poi vo in costa per entrare in Spagna.. qui un po' di fotu prese nei dintorni di Portbou.. non male come posti









All'altezza di El Port de la Selva abbandono la costa e inizio a farmi un po' di hurve nell'entroterra per poi fermarmi in un camping in Costa Brava.. anche qui monto la tenda e poi piscina poi una cenetta con la Street



..degna di nota questa cerveza, muy especial



Il quarto giorno via finalmente a Barcelona metto la moto nel parcheggio dell'hotel, mi cambio e via a vedere i capolavori dell'inimitabile ed inarrivabile Gaudì

Emozione fin da subito nel rivedere la Sagrada Família comparire di fronte a me..



..la facciata che da verso la Plaça de la Sagrada





..particolari della facciata stessa..















..la facciata che da verso la Plaça de Gaudì



..particolari di questa facciata..









..viene l'ora di pranzo quindi mi rifugio in una taverna poco più a nord della Sagrada.. taverna muy catalana dove mi fo un menù composto da tortilla



..paella veramente espectacular



..e crema catalana..



..il tutto con acqua e vino è costato 8.60€ muchas gracias

Saziatissimo dal buon pasto, risalgo la città fino all'inimitabile magnifico Parc Güell



..entro dalla plaça de la natura















..con la stupenda terrazza con le panchine composte dalla forma sinuosa, tutta ricca di mosaici





















..la piazza è sorretta dalla sala delle 100 colonne (seppure completate siano solo 85)



..alcuni mosaici del soffitto della sala..







..quindi si scende la scalinata di fronte..











..di fronte alla quale vi sono due edifici la quale magnificenza e particolarità non poteva che essere frutto del genio architettonico di Gaudì











..infine, in cima al parco, la vista di Barcelona



Il quinto giorno dò il via al ritorno.. da Barcelona vo a Ventimiglia rimanendo sempre in costa e mi fermo al camping del primo giorno.. lì conosco due motociclisti del nord dell'Inghilterra con i quali parliamo della loro terra, dell'Irlanda e della Scozia, di Guy Martin, di moto, di cibo, di fiha.. una piacevole compagnia che mi aiuta a rilassarmi un po' dopo la provante tappa..

Il sesto giorno infine rientro a casa riuscendo fortunosamente a non prendere pioggia nonostante il tempo infame che c'era da Recco fino a Parma..

Le SS2 hanno retto abbastanza bene i tanti km di trasferimento senza curve, ma nonostante non siano consumate le butto.. hanno comunque perso in agilità e non mi ci sono mai trovato.. ora prima della seconda tornata di ferie vedrò di montare un altra gomma.. se ritrovo le SS bene, altrimenti mi butterò su altro..

Concludo il report con libere considerazioni e pensieri dopo questa esperienza:

  • La Francia è una terra straordinaria.. non come l'Italia, sia chiaro, possono sukare forte, le nostre bellezze se le sognano.. una cosa ce l'hanno in comune con noi: come qui il problema del Paese sono gli italiani, da loro il problema sono i francesi.. non li sopporto veramente, con il loro stupido patriottismo legato alla loro lingua insulsa.. io il francese non lo so, parlo inglese e loro fanno finta di non capire

    Esempio di un dialogo (scritto a cazzo perché come non lo parlo nemmeno so scriverlo).. arrivo nel camping..

    io: "bonjour"
    lui: "bonjour"
    io: "je ne parle pas francais"
    lui: "un petit pot"
    io: "no, je ne parle pas francais"
    lui: "mais oui mesieur, si vu vule alle a la tend e le jambon cochon nus allon a le bientò parce que bla bla bla bla bla.."
    io:
    lui:
    io:
    lui:
    io: (nella mia mente inizio a pensare "what part of 'je ne parle pas francais' do you not understand you fucking prick?")
    lui:

    Altro esempio (scritto come si pronuncia in modo da far capire):

    io: "hev iu got de uai fai?"
    lui: (facendo una faccia come gli avessi detto 'tua madre succhia cazzi') "je ne compri pà"
    io:
    lui:
    io:
    lui:
    io: "de uai fai."
    lui: "le ui fi?"
    io:
    lui:
    io:
    lui:
    io: "oui, le uai fai"
    lui: "me ui mesie"

    Ridicoli..
  • la viabilità all'estero è veramente tutta un'altra cosa.. lasciando perdere la Route des Grandes Alpes, le buche/sconnessioni/crepe trovate da Menton a Barcelona le posso contare sulle dita di una mano.. strade eccezionali, limiti sempre perfetti e giusti i 50 quando si trovano li si fa davvero, talmente sono strette le strade o ricche di incroci, altrimenti sempre 70 o 90 o addirittura 110 quando si può.. e non parlo di tangenziali.. anche di strade ricche di curve con una corsia per senso di marcia.
    Da noi? 50 nell'80% delle strade.. poi se va bene i 70..
    La riga continua? non esiste praticamente mai.. da noi? sempre.
    Gli autovelox non ci sono quasi mai e, qualora invece presenti, sono segnalati sempre.. da noi? auto civetta e velox nascosti.
    Le pattuglie? tante ma educate e che fanno il loro lavoro.. non mi hanno mai fermato, dato che ho sempre (e ripeto, sempre) rispettato i limiti.. in Francia le pattuglie in moto addirittura ti salutano e io ricambio volentieri.
    Grande civiltà, grande cura della viabilità e della sicurezza di chi circola.. qui abbiamo solo da imparare e su questo siamo noi a dover sukare forte.
  • in Francia ammirabile il rispetto verso il motociclista che hanno gli automobilisti.. fanno sempre passare lasciando strada libera i motociclisti ringraziano sempre con il piede destro.. si salutano tutti (addirittura la polizia come già detto) e sono sempre ben equipaggiati tecnicamente..
    in Spagna il culto del saluto non ce l'hanno.. e nemmeno dell'abbigliamento.. minchia quelli con una giacca da moto sono veramente una rarità
  • ma in Francia che diamine di regole hanno per l'inquinamento acustico??? porca maiala, io con i miei LeoVince lì sono un santo!! cazzo nemmeno sanno cos'è un db-killer
  • visti gran pochi GS a giro tanta soddisfazione
  • gli spagnoli sono un popolo magico.. li adoro.. tanta fiha, lingua stupenda.. inoltre aiutano il turista, sono cortesi.. Barcelona poi, città magica.. la adoro..
  • la Street è una gran moto.. ma stavolta credo di aver trovato il limite di percorrenza.. in 6 giorni ho fatto tra i 2900 e i 3000 km, ma mentre i primi 4 giorni i chilometraggi erano bassi gli ultimi 2 (soprattutto il Barcelona-Ventimiglia) è stato massacrante (anche perché non fo mai autostrada all'estero).. male ai polsi, alle braccia, alle gambe, ai polpacci.. forse è anche l'aver girato poco.. forse anche aver camminato il giorno prima per ore a Barcelona in infradito.. ma diamine non ce la facevo più al rientro..