Una volta mio cuggino stanco ed irritato di subire umiliazioni e torti da parte dello stato italiano si travestì da extracomunitario/migrante, di colpo ebbe privilegi mai avuti prima, crociere nel mediterraneo gratis, ospedali e cure di prima qualità, sussidi da sogno, panini in tutte le forme e gusti, offerte di lavori che prima manco si sognava di fare, alloggi a 5 stelle, la facoltà di fare il maleducato e l'arrogante quando voleva lui, il tutto a discapito di quegli idioti degli italiani che si ostinano a voler restare italiani e ad invidiare gli extracomunitari che si fanno i soldi una bella posizione sociale e conducono una bella vita .
Adesso lui vive di rendita e sussidi ed ha aperto due paninoteche e presto entrerà in politica .
Io l'invidio gli extracomunitari, a volte mi chiedo perché il destino infame ha voluto che tutti noi/voi nascessimo in Italia e non in un paese da terzo mondo.....
Dimenticavo, oggi mio cuggino è in crociera .
Alle tre del mattino di venerdì 22 agosto, in duecentocinquanta sono saliti a bordo di un barcone di legno, diretti verso le coste europee, forse proprio verso l’Italia. Dopo poche miglia la loro imbarcazione, evidentemente troppo affollata, si è rovesciata. Circa 170 migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana sono ora dati per dispersi dopo il naufragio avvenuto a Guarakouzi ad una sessantina di chilometri a est di Tripoli in Libia. Si tratta in maggioranza di somali ed eritrei. Venti corpi sono già stati recuperati. Tra le vittime anche un bimbo di 18 mesi che aveva indosso il giubbetto salvagente.
Tragedia
Il naufragio è avvenuto davanti al litorale di Guarabouli, a circa 60 chilometri a Est di Tripoli. La guardia costiera locale, Abdellatif Mohammed Ibrahim, racconta:«Abbiamo trovato a pochi passi dalla spiaggia i resti di un’imbarcazione di legno a bordo della quale si erano imbarcati circa 200 migranti. Siamo riusciti a salvarne 16, tra cui una bimba di un anno, altri 15 erano deceduti». Ma 170 sono dati per dispersi e mentre si continua comunque a cercare al largo di al-Qarbouli, 30 miglia a est della capitale Tripoli, nella speranza di trovare persone vive, alcuni corpi già affiorano dalle acque.








