E anche per quest’anno sono riuscito a tornare nell’amata Sardegnacome spero di poter fare fino alla fine dei miei giorni
Questa volta purtroppo non tutto è andato per il verso giusto ma grazie a Davide (comparirà poi nel report, non è di TCP), Ary, Warsteiner, Onlystreet e Paolo (l’amico che mi affitta ogni anno l’appartamento) sono riuscito a farmi comunque il soggiorno girando a modo
Comunque, iniziamo con la discesa da Padova a Livorno.. Sabato 23 Agosto, un’acqua che dio la mandava.. dal cancello di casa fino alla FI-PI-LI una roba inaudita, senza un attimo di tregua se non nelle galleriel’inizio non poteva che promettere bene..
Il viaggio in nave (o porcile che a dir si voglia.. sogno da sempre un domani con le compagnie navali italiane non più pilotate da mafie e monopòli vergognosi..) con il mare bello mosso..
La mattina sbarchiamo ad Olbia e scendiamo ad Oristano.. scarichiamo la roba in appartamento, si va a fare la spesa e dopo un pranzo veloce a casa andiamo in una vicina spiaggia del Sinis: Mari Ermiun po’ di bagni e di sole prima di gustarsi il tramonto:
quindi riprendiamo la motu e andiamo verso casa.. mentre sto viaggiando la Street inizia a perdere potenza.. il display sfarfalla, i led della cambiata impazziscono, continua a fare e rifare il check.. un dejavu, ma ho preferito non fermarmi dato che mi trovavo in mezzo al nulla, all’imbrunire e in una zona senza copertura da rete telefonica per nessun operatore esistente sulla faccia della terra
A 3 km da casa la moto si spegne completamente.. bestemmio, scendo, apro la sella (il tutto in quest’ordine, è fondamentale, altrimenti la sella non si apre se ci s’è sopra, provare per credere) e voilà: spezzato ancora una volta l’occhiello del cavo del negativo della battera, proprio come il dejavu suggerivafisso il moncone rimasto stringendolo alla morte con la vite, riaccendo la moto e vo fino a casa
La mattina dopo vo in un’officina di Oristano scortato dal generoso e sempre disponibile Paoloil meccanico mi toglie l’occhiello guasto e me ne mette uno nuovo
in 2 minuti la moto è riparata, si torna a girare
Torno a casa a prendere la donna e vista l’ora non troppo tarda decido di fare una capatina a Masua che non è poi così lontana e permette di fare un bel po’ di curve a modofo l’adrenalinica SS126 da Guspini fino ad Iglesias e poi risalgo in costa.. meteo da favola, mare calmo
Fotu di rito del panorama su Pan di Zucchero:
Arrivato alla spiaggia Masua il parcheggio è pieno.. nel dubbio chiedo alla parcheggiatrice dove lasciare la Triple (onde evitare di pigliare una multa del cazzo tanto per cambiare..) e questa mi indica di metterla poco più su, al di là di una staccionatarisalgo in sella, giro la chiave, aspetto il check, premo il pulsante.. niente..
..giro la chiave in off, rimetto in on.. aspetto il check.. niente ancora..
..terza prova.. niente da fare..
....
..ok, game over, realizzo di essere fottuto..
Prendo il telefono, vo per installare l’app di Genertel per richiedere assistenza.. niente da fare, non c’è rete internet.. provo con il cell della mi donna che ha TIM, idem.. nel mentre vo per incamminarmi a salire fino al Paese (cosa vuoi che siano 5 km con una pendenza del ventordici per cento?) arrivano due moto con due coppie.. scendono, mi vedono smadonnare e uno dei due ragazzi mi fa (cerco di scrivere riportando l’accento): “che è? non te s’aggende?” e io gli fo “che sei delle Marche?” e lui “eh sì.. con l’accento che c’ho non potevo dirti che ero dell’Alto Adige”mitiho
Gli spiego il problema e lui si offre di darmi un passaggio fino al Paese così da poter scaricare l’app e aprire la chiamatae così facciamo, mentre la su donna con l’altra coppia di biker è scesa in spiaggia con la mi donna
Il ragazzo si chiama Davide, ha una Husqvarna Nuda 900 e a lui va il mio primo doveroso grazie di questo report.. grazie alla sua generosità e disponibilità sono riuscito a risolvere la cosa in pochi minuti.. salgo con lui in sella, risaliamo fino a che i telefoni non prendono, scarico l’app, apro la chiamata e mi dicono che arrivano in 40 minuti.. ottimo, giusto il tempo di fare un bagno al volo
Torniamo al parcheggio, scendiamo dagli altri, mi spoglio, mi butto in acqua 2 minuti di numero (non fare il bagno in uno spettacolo simile non fa, moto ferma o no) saluto i ragazzi ringraziandoli nuovamente di tutto, scambio di numeri per tenerci in contatto e via, torno alla Street ad aspettare l’arrivo del soccorso stradale.. nel frattempo fo du chiacchiere con il parcheggiatore che tra le altre cose mi fa i complimenti per il tattoo dei 4 morisoddisfazione enorme riceverli da un sardo
Arrivato il camioncino carichiamo la moto e andiamo nell’officina dell’Europe Assistance a Carbonia.. il viaggio è piacevole grazie alla chiacchierata con il signore del soccorso stradale che ci fa da cicerone sulla zona, le miniere e il loro passato..
Giunti a destinazione facciamo partire la Street con il booster (dopo averle fatto il pieno di benzina, così da permettermi di arrivare a casa senza più spegnerla)e così rientro all’appartamento..
Il giorno successivo vo di nuovo ad Oristano per portare la moto in officina a farle fare una diagnostica e cercare di capire come sia potuto accadere per farmi rimanere a piedi.. finché attendo vo a fare un giro per la triste Oristano.. ad ogni modo la mi donna non l’aveva mai vista quindi ci siamo intrattenuti un po’..
La statua di Eleonora d’Arborea, ultima persona ad essere stata a capo di uno Stato Sardo autonomo
..e la torre di Mariano II, una delle quattro porte che un tempo erano accesso alla cinta muraria..
Dopo aver girato un po’ di orette torno dal meccanico e qui arriva la doccia fredda: la moto non carica bene la batteria, la tensione di carica a moto accesa è di 12.6Vil meccanico mi propone di lasciargliela per verificare la causa e poi vedere come muoversi, ma ho preferito lasciar perdere: una settimana non sarebbe stata certo sufficiente per l’arrivo dei pezzi e per effettuare la riparazione, senza considerare che non mi fido di certo di gente di cui non conosco le capacità e inoltre non avevo altro mezzo per muovermi.. quindi mi riprendo la moto (con la batteria caricata da loro) e rientro all’appartamento dato che ormai s’era fatta ora di pranzo..
Dopo pranzo dò il via ad un giro di telefonate per avere suggerimenti sul da farsi
Chiamo Ary e lo informo di tutto.. si rende immediatamente disponibile a tutto, pure ad anticiparmi lui i soldi per lo statore, comprarmelo e spedirmelo
Chiamo Warsteiner e analizziamo un po’ la cosa: probabilmente o è lo statore o il regolatore e comunque c’è poco da fare, o si ripara o la si rischia caricando la batteria ogni notte.. scelgo la seconda ipotesi confortato anche dal fatto che pure lui lo giudicava fattibile
Infine sento Onlystreet che si offre di prestarmi la sua Street e tenersi la mia ad Oliba pronta per l’imbarco nel caso mi dovesse lasciare a piedi del tutto
Approfitto quindi della gentilezza di Ary che si offre di spedirmi il suo caricabatterie da moto tramite Pacco Celere 1
A questi 3 vanno i miei più sentiti ringraziamenti.. mi avete salvato le ferie ragazzi, vi devo una cena di quello che volete, alla prima occasione mi sdebiterò, potete starne certigrazie di cuore, davvero
Continuiamo con la narrazione: terminate le telefonate, vista l’ora tarda scelgo di rimanere sempre in zona per il pomeriggio e di farmi sempre un po’ di mare nel Sinis.. questa volta vo ad Is Aruttas
Il giorno successivo si va a Nordvia a Bosa, panoramica fino ad Alghero quindi tutta a dritta fino a Stintino, spiagga La Pelosa
un paradiso terrestre, peccato per la troppa troppa troppa gente.. pare che il turista conosca solo quella costa dell’isola
probabilmente per poterla vivere a modo bisogna andarci a Maggio, massimo Giugno
comunque fottesega, si sopporta appagati comunque dal mare e dal panorama mozzafiato dato dell’isola dell’Asinara e dalla torre Spagnola
A cena pane carasau, pecorino, culurgionis alla menta con sugo al pomodoro e una bottiglia di cannonau
Per il giorno dopo si va in tutt’altra direzione: rotta a Sud-Ovestdi nuovo 126 da Guspini ad Iglesias quindi giù all’isola di Sant’Antioco e quindi Calasetta per fare un po’ di mare
..i due lati della caletta con la mi donna in primo piano
..un po’ di relax e refrigerio per il sottoscritto..
Mentre siamo in spiaggia mi arriva un messaggio dall’amico che mi affitta l’appartamento: il caricabatterie di Ary è arrivatoinizio a rifiatare un po’.. ora basta che la Street mi tenga botta ancora fino al rientro ad Oristano e per i prossimi giorni dovrei essere più tranquillo
Risalgo dalla spiaggia e riparto risalendo ancora per la 126.. a Guspini mi fermo per fare rifornimento, vo per accendere la moto.. fa il check, premo il pulsante.. morta
Fortunatamente il gentile ragazzo del distributore aveva i cavi e così ho acceso la moto facendo ponte con la su auto, riuscendo così a tornare a casa
Da quella notte per tutte le successive ho smontato ogni volta la batteria e caricata in casa grazie al caricatore di Ary
La meta del giorno dopo è sempre a Sud, ma tutta ad Est: Punta Molentisaltro paradiso, altra spiaggia fin troppo nota al turista medio
ma lasciamo parlare le fotu, un paradiso mozzafiato
La sera siamo invitati a cena dall’amico da cui sono in affittodopo aver bevuto un bel bicchierone di bitter con vernaccia come apritivo ci sediamo a tavola
la moglie, cuoca spettaholare, ci serve un antipasto supertop con salumi sardi ed olive, surimi in salsa rosa, tartine con salmone, cardo e carciofi sottolio
e pane carasau ovviamente
Seguono come primo malloreddus alla campidanese top del tope poi il noto porceddu
Il tutto ovviamente sempre ben accompagnato da ottimo vino Sardo
E c’è pure il dessert: una cheescake da favola
La compagnia è come sempre piacevolissima e la cena passa fin troppo velocemente parlando della Storia della Sardegna, delle varie invasioni, delle torri Spagnole, delle spiagge paradisiache, dei prodotti tipici, di vita vissuta..ci si lascia a notte fonda, sazi e felicissimi
Un doveroso e grandissimo grazie va anche a Paolo e Irene, coppia super affiatata e grandi amici da cui ogni anno vo in affitto godendo della loro infinita ospitalità e generosità.. caratteristiche tipiche dei Sardi, popolo fantastico
Siamo agli ultimi giorni di ferie nell’isola.. la meta scelta stavolta è sempre a Sud, ma in fascia più centrale.. la bellissima Cala Cipolla a fianco della suggestiva Su Giudeu
Dopo il parcheggio si fanno 5 minuti a piedi nella macchia mediterranea e si sbuca fuori nella caletta mozzafiato
..siamo anche andati a piedi sulla spiaggia vicina di Su Giudeu, particolare per aver davanti lo scoglio omonimo raggiungibile anche a piedi attraverso il bassofondale.. però niente di che in confronto alla Cala accanto
Arriviamo così all’ultimo giorno.. il tempo non era granché, tanto vento e maraccio.. quindi s’è colta l’occasione per andare a visitare il parco nuragico di Santa Cristina, vicino a Paulilatino..
Si inizia con il santuario nuragico, risalente all’XI secolo a.C. (quindi ha 3100 anni), qui la tabella descrittiva (vi rimando a quella che già il report è fin troppo lungo)
..il pozzo..
..i resti della capanna delle riunioni..
..resti di un recinto usato probabilmente per contenere gli animali destinati ai sacrifici..
Quindi a 200 metri da tutto questo ben di dio archeologico si passa al villaggio nuragico
Qui la tabella descrittiva:
..con tanto di “planimetria” delle due strutture..
..il nuraghe..
..la capanna di forma allungata..
..e i resti di un’altra di queste..
Si conclude quindi con il complesso devozionale cristiano risalente al XVIII secolo.. qui la relativa tabella:
..e la chiesetta costruita tra il XII e il XIII secolo..
E con questo il report finisce.. il ritorno a casa non è altro che un’altra botta di pioggia da Firenze in sue con la moto che fortunatamente è sempre partita
Concludo come al solito con i ringraziamenti
- grazie ad Ary, Warsteiner, onlystreet, Davide e Paolo per avermi salvato le ferie.. grazie di cuore, siete dei veri amici
- grazie a Paolo e Irene per la solita splendida ospitalità e per la cena sarda supertop del top
- grazie alla mi donna per aver sopportato e vissuto bene delle ferie non proprio perfette
- grazie alla Sardegna per essere sempre il top
- grazie a me per aver aggiunto anche questa volta l’assistenza stradale alla polizza RCA.. forever and ever
- grazie a Beatrice per avermi insegnato a nuotare quel tanto che basta per non sembrare del tutto un imbecille
- grazie alla Barilla per aver prodotto anche per me uno statore che scuoce così alla lunga
- grazie a Vichy per la crema solare protezione supertop che mi ha fatto rimanere un albino nonostante il sole cocente e le ore in spiaggia
- grazie al maialino immolatosi per il porceddu, ti ricorderò per sempre (o almeno fino al tuo successore)
- grazie all’ibuprofene, alla carbonara e alla marijuana per avermi alleviato l’affaticamento post Barcellona
- grazie a te che hai letto questo report nonostante sia lunghissimo ed una palla atroce
Atrus annus![]()





come spero di poter fare fino alla fine dei miei giorni 

l’inizio non poteva che promettere bene..





mitiho 

grazie di cuore, davvero 












ma lasciamo parlare le fotu, un paradiso mozzafiato 



























), qui la tabella descrittiva (vi rimando a quella che già il report è fin troppo lungo)


















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