
Originariamente Scritto da
FraVet
La questione dei toni... è controversa e complicata!
A volte "urlando" si ottiene ascolto perché si rompe il silenzio o il vociare degli altri, ma non sempre l'ascolto che si ottiene porta poi alla comprensione di quanto si sta dicendo, perché si ti stanno ascoltando ma no, non ti stanno capendo. Si sono tutti concentrati sul modo e non sul concetto. "Sussurrando" invece difficilmente si è ascoltati se non in determinati momenti e occasioni, a volte fortuite altre volte costruite ad arte. Certo è che chi ti ascolta nel momento in cui tu "sussurri" è decisamente più disponibile a comprendere il concetto (che ahimè non significa che sposerà la tua causa, ma solo che ha capito quello che gli stai dicendo).
La differenza (a mio vedere) sta proprio qui. Nel saper dosare momenti di "urla" con momenti di "sussurri". E l'ho imparato dalla recitazione, un mio insegnante di grafica alle scuole superiori era anche uno scenografo e attore di teatro, alle sue lezioni seppur noiose non volava una mosca perché il suo tono di voce era continuamente altalenante. Urlava come un pazzo dicendo "L'INCHIOSTRO SERIGRAFICO..." e poi sussurrava "
...è più denso e coprente di quello litografico...".
Di solito funziona. Occhio però a non esagerare
