E quindi fa differenza, in quanto in un caso si parla di 3% del reddito dichiarato.
Nel secondo, del 3% dell'imposta sul valore aggiunto dichiarata. Se non c'era anche un grossolano errore, non si tratta del fatturato imponibile, ma dell'IVA stessa, che è in genere il 22% del fatturato.
Cioè in un caso è calcolato sul reddito; nell'altro sul'imposta da versare. Io ancora non ho capito, e voi?
“Art. 19-bis (Causa di esclusione della punibilità) 1. Per i reati previsti dal presente decreto, la punibilità è comunque esclusa quando l’importo delle imposte sui redditi evase non è superiore al tre per cento del reddito imponibile dichiarato o l’importo dell’imposta sul valore aggiunto evasa non è superiore al tre per cento dell’imposta sul valore aggiunto dichiarata. Per tali fatti sono raddoppiate le sanzioni previste dal decreto legislativo n. 471 del 1997.”