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No che non è tutto abbandonato. Gli investimenti fatti per lo sci vanno alla grande anche se magari non si scia di notte per ammortizzare l'impianto di illuminazione. Vai per esempio a vedere a Melezet di Bardonecchia oppure semplicemente la ricettività all'ingresso delle piste di Sestriere e i molti impianti migliorati quae là.
O le Torri alberghiere restaurate a Sestriere e Salice.
È ovvio che bob, biathlon e salto con gli sci da noi non sono per niente un fenomeno di massa. La pista di bob di Sansicario ha costi di gestione enormi e in mancanza di un corposo circuito di gare non ha senso mantenerla visto che basta e avanza quella di Cervinia.
Il poligono del biathlon non è utilizzato ma in fin dei conti è solo uno spiazzo a lato di una pista da fondo che volendo può essere rimessa in funzione in qualunque momento, e la struttura vicina mi pare sia diventata un albergo. Forse sarebbe stato meglio avere il coraggio di mettere in conto l'eliminazione immediata delle opere che non avrebbero avuto un ritorno garantito, come si faceva una volta con le esposizioni universali.
E poi il Palaisozaki, Oval e Palavela di Torino, i palazzetti del ghiaccio di pinerolo e Valpellice, lo stadio Olimpico ex Comunale con tutto il comprensorio di piazza d'Armi oltre a tutte le opere accessorie che adesso ci ritroviamo a partire dalla metropolitana, per non parlare della ripulita e della sistemazione maggiormente vivibile turistica data alla città. Senza olimpiade avremmo molte cose in meno.
È chiaro che poi le opere vanno mantenute in efficienza, difese dal vandalismo e utilizzate, cosa che non è riuscita con gli ex Mercati Generali, che sono un capolavoro architettonico che non ha suscitato interesse né pubblico né privato.
Questa naturalmente è solo l'opinione di uno che vive da sempre a Torino, va a sciare e non segue Striscialanotizia...
