sarei curioso di conoscere come estrarre quelli la cui punta risale verso l'impugnatura![]()
sarei curioso di conoscere come estrarre quelli la cui punta risale verso l'impugnatura![]()
"Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."
In realtà la lama non fa tutto quel giro.
"Per quanto buia sia la notte, le stelle non si spengono.
Per quanto dura sia la vita, i sogni non si abbandonano."
Non è la fame, ma l'ignoranza che uccide!
Tiger 800 in vendita
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Ultima modifica di burnout; 11/01/2015 alle 21:21
Non siete Charlie.
E neanche io.
Charlie ha espresso idee profondamente libere, e offensive per altre religioni.
Io no.
Voi no.
Voi siete quelli che si dichiarano laici e poi vanno a sposarsi in chiesa, perché mamma ci tiene.
Voi siete quelli che non vanno a messa ma il figlio lo fanno battezzare, perché si fa così. E poi lo mandate a catechismo.
O peggio, a messa ci andate.
Non siete Charlie.
Né io né voi abbiamo la libertà di Charlie, o il suo coraggio.
Noi viviamo in un paese in cui la libertà di espressione di Charlie non esiste.
E se la pensate diversamente, se credete che in Italia esista la libertà di espressione, andate a vedervi le classifiche sulla libertà di stampa.
Quello di Charlie, per cominciare, è un dramma che ha luogo in un paese laico.
Il vostro paese non lo è. Se foste Charlie, avreste fatto qualcosa in questa direzione.
Io non sono Charlie.
Perché il mio diritto di satira non l’ho mai esercitato in faccia a pericolosi integralisti.
E come me, nessuno dei miei colleghi.
Perché se fai la battuta sbagliata ci puoi anche lasciare la pelle. E noi alla pelle ci teniamo. Abbiamo il mutuo.
Non dite che siete Charlie, colleghi.
Che da noi ci sono i dieci comandamenti di Benigni. Non i dieci comandamenti di George Carlin.
Non dite che siete Charlie, gentile pubblico, che poi mi arrivano minacce di morte se dico in televisione che uno con il camper sta nei coglioni.
Da queste parti, uno come Charlie ce lo sogniamo.
Anche per questo siamo pronti a indossare il dolore altrui, sentirci paladini di una libertà che non abbiamo perché semplicemente non ce la siamo guadagnata. A noi è sempre andata bene così, siamo gente che prende volentieri le scorciatoie. Odiamo facile, sbandieriamo facile. Poi manifestiamo, cambiando foto del profilo.
Perché dico queste cose impopolari? Che non mi porteranno alcun giovamento? Perché in mezzo a tutto questo coro di sdegno, e improvviso falso coraggio, credo sia doveroso per rispetto verso Charlie, che qualcuno vi dica chiaramente:
-col cazzo che voi siete Charlie.
Fabrizio Casalino
Cani Sciolti Roma...Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro che mi stacchi dalla libertà, libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene... Libertà che è libertà...
In effetti...
Mentre in Francia un paio di milioni di persone rientrava a casa dopo la manifestazione a Parigi , nella ns. capitale si consumava l'ennesimo atto di imbecillità urbana per una partita di calcio.
Forse abbiamo impiegato più poliziotti per un derby che per la ns. difesa.
Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici.
Hat 2013 Motociclismo
Questa trovata dell'essere Chalie non c'ha messo molto a venir fuori poco dopo che è successo il fattaccio.
Onestamente non so chi sia stato il primo a dirlo, avrebbero potuto dire tante altre cose, magari anche più "cazzute" e pure "incazzate"(ne avrebbero avuto giustificato motivo), avrebbero potuto lasciarsi prendere dalla rabbia e rispondere in modo altrettanto estremo come fanno i terroristi islamici ma così si sarebbero abbassati al loro livello.
Je suis Charlie.
È un messaggio potente, indovinato, che accomuna tutti indipendentemente dalla nazionalità, non c'è bisogno d'essere dei draghi o degli eroi per condividerlo, in realtà è tutto molto semplice.
Io mi ci ritrovo, non perché ho simpatia per quello che pubblica Charlie, anzi, a mio avviso la satira spesso eccede nella presa per il culo invocando a sua difesa la libertà di parola ecc. ecc.
Non centra nulla essere cristiano praticante o non praticante e tutto il resto.
Quello che conta veramente è che indipendentemente dal colore della mia pelle, indipendentemente dal mio credo politico o religioso, indipendentemente dalle mie idee in generale, io ho il diritto di esprimermi liberamente, ho il diritto di muovermi liberamente, ho il diritto di fare ciò che voglio fintantoché non vado a ledere il mio prossimo ed ho diritto di fare tutto questo senza sentirmi minacciato da nessuno semplicemente perché la pensa diversamente da me.
Se dico o faccio qualcosa che ti offende, dimmelo, discutiamone, fammi causa, ma arrivare a spararmi mi sembra eccessivo.
"Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te"
Anche se è uno dei 10 comandamenti cristiani la validità di questo concetto dovrebbe essere universale indipendentemente che uno creda o no.
dan64
C'entra che se sono islamici si sente chiedere anche alle persone per bene di quella fede di prendere posizione come se fossero potenzialmente complici. Se invece le atrocità hanno matrice cristiana è una questione individuale.
Io sono per la libertà di espressione e ovviamente contro l'omicidio, ma non posso sentirmi Charlie perché sono anche contro l'integralismo.
Charlie dalla pubblicazione delle brutte vignette olandesi in poi ha dimostrato uno spirito integralista. Un integralismo laico o ancora di più ateo che come laico ed ateo ma libertario non posso condividere.
Per il resto sono con loro, ma non mi sento di essere loro.
Ultima modifica di paper; 12/01/2015 alle 12:20 Motivo: Unione Post Automatica