
Originariamente Scritto da
lupocanuto
Leggendo i commenti sul forum e sulla rete in genere mi rendo conto di quanto siamo lontani da un approccio concreto ed efficace nei confronti della lotta al terrorismo.
E' assolutamente normale che ci si sente indignati, disgustati ed incazzati nei confronti di atti terroristici ma non sarà la rabbia o l'esigenza di vendetta, intesa come repressione a 360 gradi, che risolverà il problema.
Il terrorismo attuale è di tipo fai da te, ognuno fa come meglio crede, non essendoci una strutturazione organizzativa di tipo gerarchico o una pianificazione centralizzata degli attentati.
Dire cacciamo l'islamici dall'europa non solo non risolve nulla ma addirittura acuisce il problema.
I terroristi di Parigi erano cittadini francesi, nati e cresciuti in Francia, in altre parole terroristi francesi di fede musulmana.
Ad esempio, se chiudessimo tutte le moschee, come molti auspicano, cosa ne otterremmo? Nulla, avremmo gente di fede islamica che si riunirà a pregare in modo clandestino, all'ombra della società...in altre parole creeremmo il perfetto terreno di coltura per l'estremismo ed il fanatismo ma, dal punto di vista propagantistico, creeremmo l'illusione di una risposta forte ed efficace. Io penso, invece, che l'estremismo ed il terrorismo di nuova generazione vada combattuto con l'intelligence, con i controllo e con la strutturazione del culto islamico in europa. Se si vuole sconfiggere un fenomeno di questo tipo, è assolutamte inutile fare i cazzi duri a parole o peggio ancora con la repressione indistinta. Pensate un pò alle persecuzioni contro i cristiani.
I romani avevamo un problema simile a quello attuale e cioè il fanatismo cristiano, i disordini da loro creati e, allora come oggi, gli attentati. Per duecento anni li hanno perseguitati in modo sistematico, infestendo risorse che noi oggi neanche possiamo immaginare ma non solo non hanno risolto nulla ma, al contrario, il cristianesimo ha generato martiri, proseliti e ulteriore fanatismo.
Poi l'imperatore Costantino cambiò rotta e fece il famoso editto di tollerenza. Perche lo fece? Perche era un palle mosce, o un filocristiano o si fidava di loro? No, per nulla. Lo fece per assimilarli nel tessuto sociale e, quindi, per controllarli e ci riuscì.
Ora non voglio rompere le palle con il pappozzo storico, ma credo che una buona conoscenza della storia umana sia un buon punto di partenza per risolvere i prolemi.
Io la vedo cosi: se hai un problema ti incazzi, tiri bestemmie ma poi lo devi risolvere e la soluzione non deve avere colore politico ma essere semplicemente una soluzione al problema.
Neanche io nutro molta fiducia negli islamici, non potrei nutrirne visto i trascorsi, ma so che un uomo ghettizzato e demonizzato è molto piu pericoloso di uno assimilito ed istituzionalizzato nel tessuto sociale.