A me pare che tanti musulmani che ho conosciuto, sia nel periodo dei miei studi universitari a Roma che nelle città in cui ho abitato successivamente fossero moderati, si fossero in parte occidentalizzati, probabilmente corrotti dalle mollezze di civiltà permissive come la nostra.
Bevevano tranquillamente alcolici e super alcolici e scherzavano amabilmente sulle loro tradizioni, non disdegnando succulenta carne di maiale.
Il problema è che quando l'occidente non è stato più in grado di offrire ai loro figli grandi possibilità di lavoro e quindi di integrazione a contatto con gli infedeli, questi hanno trovato nell'islam radicale una forma di riscatto alla loro emarginazione, sentendosi gratificati dalla missione contro i nemici della fede.
Se si guarda il profilo degli attentatori si vede che sono tutti giovani, con piccoli precedenti penali, spesso per droga, emarginati nelle periferie...e poi frequentatori di moschee con predicatori radicali.
Poi l'illuminazione e l'adesione ai gruppi integralisti.
Saranno cazzi amari, perché se le ideologie politiche hanno durata breve, essendoci di mezzo la religione e quindi il trascendente, i tempi saranno enormemente più lunghi, considerato anche la grande diffusione dell'islam nel mondo.