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Nel caso, il nostro e quello degli altri stati europei sarà un problema di bilancio. Un credito, per quanto difficilmente esigibile, è una voce attiva.
Se diventa del tutto inesigibile va al passivo.
Non so in un caso del genere se ci troveremmo immediatamente con un ulteriore passivo di 40 miliardi da coprire per non sforare i parametri.
Non ho idea di cosa dicano le regole comunitarie e se lo dicono, visto che finora il fallimento di uno stato non è mai stato preso in considerazione.
Comunque c'è una grossa differenza tra debito dovuto a normale finanziamento sul mercato e a tassi da mercato (BOT, BTP ecc.) e i prestiti dai fondi salva stati, concessi a tassi agevolati visto che la Grecia dopo aver "ristrutturato il debito" (leggi fregato i soldi) degli investitori privati, di credito sui mercati non ne trova più se non eventualmente a tassi spropositati.