non è questione di minimizzare, ma di soppesare correttamente le diverse situazioni e i diversi comportamenti.
un incidente causato dall'uso del cellulare o dal doversi accendere la sigaretta è decisamente diverso da un incidente causato da fattori esterni. Nei primi c'è la volontà da parte del guidatore di "distrarsi" anche se solo per un attimo, nei secondi c'è invece una reazione da parte del guidatore ad un fattore esterno: ape, gomma bucata, animale che taglia la strada o quello che preferisci. Una reazione che non è detto sia effettuata correttamente. Anche in moto tutti conosciamo la teoria su cosa fare in caso di emergenza, ma sappiamo bene che la pratica è tutt'altra cosa. Si reagisce d'istinto, senza pensare, magari sbagliando.
Poi ovviamente ci sono delle concause, come può essere l'alta velocità (vedi il disastro avvenuto a monza poche settimane fa, dove sembra che uno non abbia rispettato una precedenza e chi sopraggiungeva ha fatto carambola con 5 macchine ferme al semaforo ammazzando 2 persone...).
Non si tratta di scaricare colpe, ma di riconoscerne il giusto peso.
Di esempi te ne posso portare a tonnellate
non ho voluto parlare del caso in questione apposta, sto facendo un discorso generale.La donna in questione non so se fosse allergica alle punture di api, in ogni caso la responsabilità dell'incidente è sua, non possiamo pensare di scaricare la colpa sull'ape.
certo col senno di poi e con l'esperienza sono capaci tutti. Il ragazzo in questione era un normalissimo 18 enne che non conosceva la strada, che andava a velocità codice e che manco s'immaginava ci fosse un attraversamento pedonale messo in un punto così pericoloso. Non a caso dopo l'incidente il comune ha tolto le strisce e transennato i marcipiedi per evitare gli attraversamenti.Se il guidatore che si ritrova il sole in faccia, non ci vede bene ed investe una persona, non è colpa del sole e nemmeno si tratta di una fatalità, il sole non è una novità, è colpa di un modo fin troppo abituale da parte di molta gente di mettersi in giro in auto, moto o altro, così come viene, senza accendere il cervello e pensare a ciò che stanno facendo; se non ci vedi rallenti, abbassi l'aletta parasole e se non è sufficiente ti fermi, TI FERMI e ti metti gli occhiali da sole e se non ce li hai, procedi ad una velocità adeguata alle condizioni x viaggiare in sicurezza, così come dice il cds. Oppure quando leggo: "strage x colpa della nebbia assassina", ma quale nebbia assassina, colpa di stronzi che andavano forte senza distanza di sicurezza in rapporto alla scarsa visibilità e qualcuno magari pure senza luci perché mattina. Sicuramente come dici tu ci possono essere tante concause, ma alla base secondo me c'è troppa leggerezza/negligenza da parte di chi guida e x questo motivo non sono capaci di far fronte alla minima causa esterna.
Il ragazzo sicuramente ha colpa di quanto successo, ma è una colpa ben diversa di chi si metta consciamente in tale situazione, magari bevendo o andando ben oltre i limiti ed al cellulare. In questo casi tu daresti la stessa pena ad entrambi? oppure daresti pene differenti?
tralascio il discorso sulla nebbia: è evidente la differenza tra dinamica e titoli di giornale.
ps: FERMARSI su un cavalcavia?!? ma sei serio?
questo è un altro discorso, ma nel caso dell'articolo nè tu, nè io, possiamo dire che il giudice abbia deciso in maniera errata. Non ne abbiamo le competenze e ci mancano le dovute informazioni. Se, invece, abbiamo sufficienti informazioni per farlo mi chiedo perchè siamo sul forum e non dai CC a testimoniare....Quello che rode è che nei confronti di questi atteggiamenti non vengono prese contromisure adeguate.









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