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Discussione: 25 aprile 1945 - 25 aprile 2015

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  1. #1
    TCP Rider Senior L'avatar di spitjake
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    Citazione Originariamente Scritto da winter1969 Visualizza Messaggio
    La storia è fatta da tantissimi episodi,SONO UN PIRLA DI SINISTRA,ma negare i fatti riportati da Japkiller non mi sembra corretto,oppure siete talmente ottusi da leggere,VOI,solo quello che vi pare.
    Tutto quel periodo è una pagina tragica della nostra storia,le stragi di innocenti ad opera dei partigiani sono fatti non pugnette.
    forse non ci siamo capiti, nessuno nega niente, semplicemente il thread parlava del 25 aprile, FESTA DELLA LIBERAZIONE, tutto il discorso sui partigiani e i "comunisti" cattivi è una merdata che non c'entra niente, nessuno nega la storia, qual è il succo del discorso? che non si può festeggiare la liberazione? o che si deve festeggiare con l'asterisco? essere contro la guerra e il fascismo e il nazismo è necessariamente essere a favore delle stragi partigiane o comunisti sovietici?
    qui non ci sono questioni è solo una questione di logica oltre che di decenza
    costruirò un luna park tutto mio, con black jack e squillo di lusso. anzi senza luna park!

  2. #2
    TCP Rider L'avatar di Osva75
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    Citazione Originariamente Scritto da spitjake Visualizza Messaggio
    forse non ci siamo capiti, nessuno nega niente, semplicemente il thread parlava del 25 aprile, FESTA DELLA LIBERAZIONE, tutto il discorso sui partigiani e i "comunisti" cattivi è una merdata che non c'entra niente, nessuno nega la storia, qual è il succo del discorso? che non si può festeggiare la liberazione? o che si deve festeggiare con l'asterisco? essere contro la guerra e il fascismo e il nazismo è necessariamente essere a favore delle stragi partigiane o comunisti sovietici?
    qui non ci sono questioni è solo una questione di logica oltre che di decenza
    Non riesco a mettere 2 like accidenti.

  3. #3
    Bannato
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    Citazione Originariamente Scritto da spitjake Visualizza Messaggio
    forse non ci siamo capiti, nessuno nega niente, semplicemente il thread parlava del 25 aprile, FESTA DELLA LIBERAZIONE, tutto il discorso sui partigiani e i "comunisti" cattivi è una merdata che non c'entra niente, nessuno nega la storia, qual è il succo del discorso? che non si può festeggiare la liberazione? o che si deve festeggiare con l'asterisco? essere contro la guerra e il fascismo e il nazismo è necessariamente essere a favore delle stragi partigiane o comunisti sovietici?
    qui non ci sono questioni è solo una questione di logica oltre che di decenza

  4. #4
    TCP Rider Senior L'avatar di marco61
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    solo comprendendo le ragioni di chi si e' gettato nella mischia
    potremo fare un piccolo passo avanti per comprendere le dinamiche
    ancora sottaciute che hanno portato gli italiani a combattere
    quella che per una parte era guerra civile...per l'altra guerra di liberazione

    per una parte era mantenere la parola data e non tradire una seconda volta 'lalleato tedesco
    per l'altra liberarsi dal giogo e dai crimini nazisti....
    Coj fieuj gajard pien ëd vita guidà da Valentin
    a l’ero nòsta vita a l’ero nòst Turin.

  5. #5
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    Nel mio piccolo mi permetto di dire la mia sull’argomento .

    Il più grave problema di cui soffre il nostro paese è a mio avviso quello dell’ovvietà, ed è quello che porta a discutere.

    Il dramma rappresentato dal regime fascista, notoriamente violento e oppressivo nei confronti del libero pensiero, è innegabile. E a confermare il fatto di questa triste imposizione c’è il fatto che altre tetre figure dittatoriali, Hitler e Franco in primis, ne hanno copiato le forme, i modi e leggi .
    Nonostante le tanto sbandierate autostrade e bonifiche dell’Agropontino, il regime fascista ha distrutto dall’interno gli italiani, innescando un inarrestabile processo di guerra civile.
    Il popolo italiano nel suo intero del 1945 era quindi sfinito, logorato da una guerra che ci ha prima visti come possibili vincitori , poi come popolo abbandonato in balia dei tedeschi e con numerosissimi conti interni da regolare, da ogni punto di vista.

    Sarebbe stupido e semplicistico pensare che al termine di un’esperienza così drammatica dopo venti anni di soprusi e violenze a norma di legge, le reazione sarebbe stata composta e ordinata, controllata e magari caratterizzata dalla tanto amata disciplina tedesca.
    Quindi si, i partigiani si sono macchiati di crimini e rappresaglie orrende, questo è innegabile. Ma è sempre stata una risposta ad una dittatura, ed è su questo punto che tutto l’inutile discorso retorico dovrebbe spegnersi. I comunisti hanno fatto milioni di morti ? non da noi, i fascisti si. I comunisti mangiavano i bambini ? ( metti che fosse vero ) comunque non da noi.
    I comunisti han fatto questo, quello ? va bene, ma non tutti i partigiani erano comunisti e hanno comunque combattuto sacrificando la propria giovinezza per ripulire l’Italia da chi la aveva presa con la forza, di fatto violentandola, per poi abbandonarla perché peso troppo ingombrante da portarsi dietro durante la fuga.

    Quindi l’ovvietà sta nel : cosa vi aspettavate ? se avete mai sentito anche solo un discorso di guerra , cosa ci si poteva aspettare dopo tutto quel dolore?


    Personalmente posso ringraziare il caso per essere nato in una famiglia particolare, mio nonno paterno era fascista convinto nel midollo mentre mio nonno materno è stato partigiano.
    Entrambi mi hanno raccontato fatti talmente privi di pietà e umanità che mi fanno rabbrividire ogni singola volta che ci penso, ed erano cose che provenivano da tuttii fronti e le nazioni, indistintamente. Quegli anni sono stati la rappresentazione di quanto buio e profondo pùò essere l’animo umano, il problema del fascismo è che questo orrore è stato reso legale e ordinario.
    Dai metodi di esecuzione brutali e terrificanti ai famigerati interrogatori privi di qualsisasi empatia o pietà verso l’essere umano che si aveva di fronte. Un esempio su tutti il racconto di una signora di una certa età che sospettata di aiutare la resistenza fu torturata dalla banda Koch sfondandole le ovaie a colpi di manico di scopa infilato nella vagina tanto da far pregare mio nonno, ateo, affinchè dio la facesse morire prima possibile, visto quanto era sofferente.

    Quindi si i partigiani han fatto questo e quello, ma per capire basta ricordarsi la terza legge della dinamica, o principio di azione e reazione, che stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
    Viva la libertà , viva il 25 aprile.

  6. #6
    TCP Rider Senior
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    Tanto per dimostrare il valore storico di quel filmato si definisce Cesare Pavese "aderente alla RSI" quando invece egli, dopo essersi iscritto malvolentieri su istigazione della sorella al PNF nel 1932, come molti altri, per poter continuare il lavoro di insegnante, si avvicinò poco dopo agli intellettuali del movimento clandestino Giustizia e Libertà e in seguito a delazione di Dino Segre (Pitigrilli) fu arrestato e condannato ad un anno di confino. Per tutto il resto del fascismo tenne una posizione defilata e non prese posizioni dichiaratamente antifasciste ma non aderì nemmeno alla RSI. A meno che vivere a Torino significhi aderire alla RSI.
    Costoro non sanno nemmeno cosa scrivono.

  7. #7
    TCP Rider Senior L'avatar di marco61
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    pregiudizi duri a svellersi dall'indurito secolo ormai trascorso...

    che non comprende appieno cosa fu e perche' nacque il fascismo
    cosa rappresento' la vittoria mutilata...
    strumentalmente il papero prende ad esempio Cesare Pavese per sterilizzare il valore e l'autenticita' del filmato...
    il quale comprende anche il grandissimo Dario Fo...che giorni fa farfuglio' in tv allocuzioni intendimenti e malintendimenti
    riguardo alla sua partecipazione agli eventi....

    li dentro ci son signori ...che al grido di ''uccidere un fascista non e' reato''...
    nel' 77 brindavano alla morte dei cecchin e degli altri ragazzi missini proteggendo
    e aiutando gli assassini a scappare in Francia...

    li' dentro,in quel filmato c'e la summa di una generazione che sposo' quella causa
    salvo rinnegare tutto quando gli eventi presero la piega che tutti sappiamo

    li' dentro c'e' l'anima di questo paese...
    c'e' la storia di giovani e veterani che son partiti per i fronti
    e non son piu' tornati...gente che rifiutava la filosofia della sconfitta,
    la morale del piu' forte...di uomini che consapevoli del dramma e della sconfitta
    imminente non si son voluti vendere.....

    c'e la storia drammatica di un popolo
    a volte traditore per pecorina vilta'...a volte generoso e magnanime
    c'e' la prima guerra mondiale...spesso dimenticata ...che non puo' essere disancorata dalle cause che hanno originato
    la seconda...dal la grettezza dall'egoismo e dalla sordita' di francesi inglesi ed americani
    c'e' dentro eroismo autentico ...confinante con l'orrore selvaggio dei crimini nazisti...
    da parte nostra forse
    c'e' necessita' di dirimere e non parteggiare...
    soprattutto dovrebbe esserci dopo 70 anni l'esigenza la voglia l'intendimento
    di leggere quel periodo compiendo uno scatto intellettuale
    alla luce della colonizzazione da noi subita in quanto vinti
    e dell'operato del munifico democratico civile e antifascista stato padrone del mondo e nostro signore

    mamma america che per una curiosa circolarita' delle vicende storiche
    si e' resa artefice protagonista assoluta dei crimini piu' infami
    dal dopoguerra ad oggi
    Coj fieuj gajard pien ëd vita guidà da Valentin
    a l’ero nòsta vita a l’ero nòst Turin.

  8. #8
    TCP Rider Senior
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    Qoto Ace al 100% ad eccezione di quando dice "ma non tutti i partigiani erano comunisti" come se costoro fossero le belve in un movimento di altri puri idealisti.
    I partigiani erano in maggioranza comunisti in quanto i maggiormente motivati da 20 anni di opposizione al fascismo e di movimenti operai clandestini. Non era la stessa cosa nascere in una famiglia tranquillamente fascista o in una che più o meno apertamente fosse contro. Stessa cosa per gli azionisti (di provenienza maggiormente borghese) e i socialisti, mentre i cattolici erano quasi inesistenti e gli Autonomi combattevano il nazifascismo gloriosamente ma dalla posizione privilegiata di sostenitori della monarchia e quindi principali quando non esclusivi destinatari degli aiuti alleati.

    Si deve inoltre considerare che senza le reti clandestine del PC e di GL (i cui aderenti erano spesso più oltranzisti dei comunisti) nemmeno la maggior parte delle formazioni di militari sbandati che presero la via delle montagne immediatamente dopo l'8 settembre avrebbero potuto riunirsi ed organizzarsi in un movimento nazionale. Fortunatamente non tutti i giovani che erano militari erano monarchici, quindi la politica antifascista diede immediatamente i mezzi per organizzarsi e fare proseliti anche tra i civili e i renitenti alla leva repubblichina. "Andare in montagna" non significava fare la valigia e raggiungere la prima valle alpina o appenninica. Voleva dire tramite conoscenze clandestine essere indirizzati dalla città ai luoghi dove le staffette tenevano i contatti con le brigate.

    Tutte ideologie molto diverse e persino contrapposte, unite per quanto possibile dalla lotta contro il nemico comune. Come tra Alleati e Sovietici, per intenderci.

    Ovviamente, tralasciando gli episodi puramente criminali, i movimenti operai o bracciantili erano maggiormente motivati, alla fine del gioco, nel regolare conti assai salati che risalivano al primo dopoguerra, quando non ancor prima del 1914. Ma direi che nel bilancio delle sofferenze reciprocamente inflitte non c'è paragone e i numeri reali lo indicano chiaramente.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da paper Visualizza Messaggio
    Qoto Ace al 100% ad eccezione di quando dice "ma non tutti i partigiani erano comunisti" come se costoro fossero le belve in un movimento di altri puri idealisti.
    La fretta mi ha fatto riassumere troppo un concetto che avrei sperato fosse più chiaro : è sempre più frequente l'errore di raggruppare quelli che stanno "da quella parte" come comunisti, e quindi ad associargli le trite e ritrite colpe comuniste.
    Con la mia frase intendevo dire che molti ribelli al totalitarismo fascista erano cittadini e liberi pensatori, non tesserati per forza al partito comunista, e quindi non "comunisti" da definizione.
    Porto ad esempio che allo stesso modo molta gente delle campagne, che prima dell'oppressione fascista prima e dei rastrellamenti tedeschi poi, non aveva mai assistito a vere e proprie forme di governo non si può definire anarchica solo perchè nella sua lotta rivendicava il diritto di ogni uomo a scegliere per sè.

  10. #10
    TCP Rider Senior L'avatar di marco61
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    Fascismo Italia Stato furono la stessa cosa...
    carnale identificazione...........cosa mai avvenuta prima e dopo il ventennio

    conscio del sacrificio di tutti i caduti e col piu' grande rispetto che nutro nei
    confronti di chi lotta per un ideale

    non posso non affermare che
    la resistenza mitizzata oltre ogni merito e' numericamente fenomeno marginale
    piu' idealistico che storico
    il 90% dei richiamati alle armi nella rossa emilia si arruolò con l’Rsi, appoggio di popolo pressochè unanime.
    ....il 26 aprile ovviamente erano tutti partigiani
    vogliamo parlare della brigata osoppo?
    dei programmi di togliatti?
    dell'attentato di via rasella?

    per un grandissimo Pertini c'erano file di opportunisti
    ingrossate anche da ex fascisti delinquenti comuni personaggi in cerca d’autore o di una pensione da ex combattente.

    caso unico al mondo solo noi coltiviamo una data per festeggiare una sconfitta
    ne' tedeschi ne' giapponesi han bisogno di catartiche interpretazioni delle loro vicende storiche

    inglesi e soprattutto americani han fatto lievitare il 25 luglio...
    liberando/occupando l'italia...grazie anche
    al tradimento alla fuga del re nano orgine poi
    della preventivata ritorsione nazista ai danni dei migliaia di soldati italiani acefali senza guida senza timone ...vedesi Cefalonia...



    .e qui ognuno la interpreti come vuole
    se siano piu' igieniche la cultura militare nazionale del sabato fascista
    o la coca-cola happy days i mc donalds i governi andreotti-berlusconi le boldrini o carfagna varie
    Coj fieuj gajard pien ëd vita guidà da Valentin
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