Poco fa leggevo un post (su una pagina frequentata da motociclisti) di un noto personaggio pubblico/motociclista (che ha fatto della sua passione motociclistica un lavoro ben remunerato) che ha chiesto "che senso ha dare la precedenza in città ai pedoni che attraversano la strada sulle strisce e non?". Il suo parere è che il cds in questa parte è una boiata antiquata che andrebbe riformato. Non ha usato eufemismi: ritiene che questa pratica è una stronzata. Ripeto punto di vista di un motociclista.
Naturalmente una minima parte si è chiesta se fosse una provocazione, altri hanno cercato di argomentare l'assurdità di quella affermazione, la maggior parte (ma proprio tanti), invece, non si è fatta scrupoli di sostenere dal "spianamoto tutte queste merde che attraversano" a "io faccio la finta di non vedere e mi fermo ad un millimetro dalle gambe del caxxone che tenta di attraversare", poi "chi attraversa non conta un caxxo", "la città è mia e nessuno deve rompermi le palle mentre cammino", e via di questo passo.
Io che sempre evito qualsiasi discussione che va dai cagnolini ai gatti, al calcio, alle competizioni di ogni specie e tipo, non ho resistito e mi sono limitato, con il garbo che mi è solito, a commentare <Ha ragione Umberto Eco a sostenere "I social permettono alle persone di restare in contatto tra loro, ma danno anche diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano al bar dopo un bicchiere di vino e ora hanno lo stesso diritto di parola dei Premi Nobel". Aggiungo io, andatevene affanculo voi e il vostro cinismo becero. Spero vi cachiate addosso al prossimo attraversamento pedonale>.
fatta questa doverosa premessa per tornare al tema
ringrazio il cielo che non saluto mai nessun motociclista. Metti che saluto - non sapendolo - uno che pensa in questi termini di cui ho fatto appena un esempio tra i tanti possibili. Che figura ci farei con la mia dignità.
Saluti a tutti.
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Originariamente Scritto da tbb800
