
Originariamente Scritto da
Lo scrofo
Paper, perdonami, ma la parola dell'antimafia e' piu' valida della tua
Impresentabili o meno, indagati o meno, dubbi o meno: non e' questione di giustizialismo, e' una questione ETICA.
In altri Paesi questa gentaglia avrebbe un titolone sul giornale e poi sarebbero spazzati via.
La politica e' compromesso, ma prima di tutto e' ONESTA':
come puoi dare un esempio ai cittadini se per primi non rispettano le leggi?
ps: che bello il trafiletto della Stampa in merito, come se tutto fosse solo una questione di "fiction"
La resa dei conti tra le due bande rivali è stata rinviata di un anno e di un’elezione, quella di domani. Se Renzi vince le regionali 6 a 1, perdendo soltanto in Veneto, consolida il suo potere e rottama gli ex comunisti, stavolta sul serio. Ma se vince 4 a 3, lasciando per strada anche Liguria e Campania, il mito dell’imbattibile si incrina e i tanti servi che gli sbavano dietro senza amarlo, dentro e fuori il partito, cominceranno con identico zelo a metterne in dubbio il carisma e a tradirlo. Perciò la fazione avversa ha promosso in Liguria una candidatura alternativa a quella di Renzi, con lo scopo di drenarle voti fino a farla perdere. E in Campania ha usato il marchio autorevole della commissione Antimafia, presieduta dalla esorcista del renzismo Rosy Bindi, per appiccicare l’etichetta di impresentabile a quel disinvolto di De Luca soltanto alla vigilia del voto. Se gliel’avessero attaccata prima, Renzi avrebbe fatto ancora in tempo a cambiare cavallo. Così invece ci si ritrova immersi dentro una puntata di «House of Cards». La magra consolazione per i nostalgici è che, comunque vada, lunedì il Pd tornerà a tingersi di rosso. Il colore del sangue.
Poi parliamo di liberta' di stampa.
