Originariamente Scritto da
lupocanuto
Ciò che è accaduto è una tragedia ed il minimo che si possa fare è sbattere in galera i responsabili e farceli rimanere. E' inutile inneggiare alla pena di morte, all'olio di ricino etc. Basta semplicemente che venga applicata la pena edittale, senza sconti alcuno.
La cosa che mi fa rabbia davvero è la strumentalizzazione politica della tragedia stessa. Una persona come Salvini ci marcia su questi disgraziati eventi, non per un sincero sentimento di rabbia o per solidarietà verso le vittime, ma solo per un proprio tornaconto elettorale. In altre parole, per questo politicante ciò che è accaduto è "nettare" che rafforza la propria posizione politica.
Purtroppo ciò che disgusta socialmente non è il reale danno sociale e collettivo di un reato, quanto piuttosto la sua efferatezza proprio perchè più semplice da condannare attesa la sua natura e manifestazione.
E proprio su questo principio fa leva Salvini il quale è sempre pronto a solleticare gli istinti e le azioni di pancia della gente comune trovando loro sempre un nemico, ben tangibile e visibile, sul quale sfogare rabbia e risentimento. Salvini, però, ben si guarda dal denunciare o dare visibilità a reati perpetrati da "colletti bianchi" che, dal punto di vista sociale, creano un danno molto più grave di un reato violento.
Cosa è più grave per la collettività un omicido colposo, sia esso commesso da rom, italiani, arabi o marziani, oppure una corruzione ramificata che di fatto uccide, in mille modi, la gente indirettamente? Essa non si vede in modo diretto ma perpetra i suo effetti nel tempo, distruggendo il tessuto sociale, economico.
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