Sono abbastanza al corrente sul fatto, sia perchè la Storia mi affascina, e sia perchè i miei nonni mi hanno anche raccontato come andarono le cose (ed il vissuto delle persone è anch'esso Storia).
La mia citazione del referendum fascista non era un paragone, ma solo un richiamo storico che fa parte del nostro bagaglio sociale e culturale.
Ovviamente noi oggi non abbiamo nessun problema, ci siamo dati regole democratiche in base alle quali il presidente di questa repubblica di Pulcinella ha potuto nominare per ben tre volte di seguito un non eletto a capo del governo (un bell'esempio del "governo di popolo"), senza poi avere nulla a ridire sulla formazione di tre governi basati sulle conoscenze personali del presidente del consiglio; il popolo non ha potuto dire nulla, ma solo pagare per salvare dalla bancarotta il connivente potere economico (nostrano, europeo, mondialista ... mettiamoci dentro tutti, che tanto non si sbaglia).
Ovvio questa non è dittatura, nessuna lista bulgara in questi anni in Italia: stabilite le regole, diciamo che in democrazia questo e quello si possono fare e sono provvedimenti democratici, tutto il resto invece democratico non è e non va fatto.
La democrazia è gommosa, e come la gomma si allunga e si adatta più o meno a tutto ciò che vogliamo, o meglio che non vorremmo ma dobbiamo comunque sopportare.