Beh, la vita spesso è fatta di strane combinazioni, anche quando si tratta "solamente" di moto. Eccomi qui, quindi, "Triumphista" per caso o quasi. Ma andiamo per ordine. Da un po' di tempo avevo deciso di abbandonare la mia vecchia moto, ma alla fine non riuscivo mai a decidermi sopratutto perché, per un motivo o l'altro, non trovavo nei mezzi che provavo ragioni sufficienti a giustificarne il cambio. Poi l'altro giorno mi è giunta la chiamata, in tempi strettissimi tra l'altro, del concessionario per il test ride prenotato sul sito della Triumph. Arrivato davanti al concessionario (molto bella ed elegante la nuova sede, complimenti!) vedo già parcheggiata in strada la Street Rx che mi aspetta. Si sa, l'estetica attiene ai gusti personali, quindi non voglio stare qui a sciorinare aggettivi o lasciarmi andare a iperboli che sarebbero comunque sempre discutibili. Non si discute invece il fatto che mi sia piaciuta a prima vista. Ok, l'estetica va bene, ma senza sostanza si rischia di stufarsi presto. Entro nel negozio, rapida presentazione con Piero, che subito cattura la mia simpatia per l'informalità dell'approccio e sbrigate velocemente le pratiche per il ritiro del mezzo, mi vengono fornite le spiegazioni su alcuni comandi (accensione a frizione tirata e quickshifter) e consegnato il mezzo. Parto con la dovuta cautela dovuta quando si cavalca un mezzo che non si conosce. Qualche perplessità iniziale nasce dall'apparente vuoto ai bassi regimi, ho l'impressione che il mio bicilindrico a questo punto mi avrebbe già dato un calcio nel sedere bello poderoso. Tuttavia avverto una sensazione estremamente piacevole che non tardo ad identificare nell'equilibrio della Street e nella sua leggerezza che si traducono immediatamente in manovrabilità. Primo punto messo a segno. Per chi usa la moto a ciclo continuo come il sottoscritto e quindi anche tutti i giorni negli spostamenti cittadini in mezzo al traffico questo elemento è importante. E' un attimo, e già sto immaginando la Street in pista, con questa ciclistica rigorosa ma agile ci si potrebbe proprio divertire. Altro mezzo punto (in pista in fondo non ci scendo tutti i giorni). Ok, ho trovato il feeling con il reparto ciclistico, ma con quello motoristico, come la mettiamo? Mi rendo conto dopo un po di fermate e ripartenze che c'è un altro elemento che rende piacevole guidare questa moto, l'assenza (o almeno come tale da me percepita) di on-off ad ogni partenza o rilascio più o meno brusco del gas. Altro punto a favore. mi libero finalmente del traffico, che comunque ha costituito un ottimo banco di prova, e inizio a sentirmi più libero di smanettare sull'acceleratore per comprendere questo tre cilindri. Ecco, forse ora ci siamo. Ummmh, ah, ecco, sì, sì, forse così... e la spinta arrivò! Tutto un problema di polso, qui è tutto più facile, abituato come ero ad un rigido controllo del polso temevo molto a spalancare l'acceleratore, non avrei voluto trovarmi disarcionato, sopratutto con un mezzo che non è il mio. Invece no, il polso non deve essere troppo frenato per far esprimere al meglio questo motore, e quando si esprime al meglio canta! Un suono più bello l'avevo solamente sentito sulla MV. Guduria! Il totalizzatore dei punti improvvisamente sale e continua a salire quando imboccata la tangenziale provo un allungo. Il motore c'è, eccome se c'è un po' a tutti i regimi, anche se un buco in mezzo l'ho avvertito più volte, ma la perfezione non è di questo mondo. Esco in statale e provo un po' di curve. Sensazionale, ho trovato la moto che piega da sola!!!! Tilt. Rientro, avendo sforato un po' sui tempi, ma credo che Piero non se la sia presa, probabilmente perché dovevo avere quella faccia inebetita, che i concessionari di moto sanno distinguere bene, che hanno coloro che sono rimasti folgorati dal mezzo appena provato. Ci sediamo ed iniziamo a fare un po' di conti e qui la storia inizia a complicarsi, perché passione e budget non sempre vanno a braccetto. Inizio a pensare che anche questa volta ho trovato un motivo per rinunciare, ma sono molto combattuto perché non nutro titubanze sulla moto è solamente una questione di vile denaro. Qui entra in scena Paolo, simpaticissimo appassionato (ed il termine mi pare persino riduttivo) di Triumph, che rompe tutti gli schemi. Ora non voglio raccontarvi questioni che attengono ad altre persone, quindi accontentatevi di sapere che sono divenuto possessore della sua Street Triple Rx rientrando nel budget e che nel contempo facendo felice Piero (concessionario Triumph). Il resto è dietro l'angolo che mi aspetta e non vedo l'ora di raccontarvelo! Ah, già quasi me ne dimenticavo, questo è l'angolo delle presentazioni! Sono Maurizio, non più di primo pelo, salvo quando si tratta di giocattoli!!!
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