È il mercato baby...
È il mercato baby...
Per sbaglio prima ho girato su Rai news e stavano in diretta dalla Leopolda proprio mentre parlava la zozzona della boschi... Che dire, sono dei ladri impuniti nonché zecche attaccate agli scranni... soprattutto senza alcun ritegno, gente che parla per slogan scontati che manco Lidl...e giù applausi...
Che amaritudine...
"Sono una persona fragile. Mi si rompono subito i coglioni". (Anonimo).
Leggete quante "banche" sono nella ME....e con loro i poveri risparmiatori che loro
malgrado si sono fidati... e che non mi si venga a dire che la povera gente speculava
sui propi risparmi!!! queste sono banche del territorio e la fiducia dei clienti veniva da generazione
in generazione maturata negli anni....un po' come il farmacista di paese che ti cosiglia un medicinale
e tu ti fidi cecamente.
per risparmiatori vittime del crac. Consob non sarà giudice arbitrati
Ci sono quasi 16 miliardi di azioni non quotate, timori sul valore
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Banche: quasi 16 miliardi in azioni non quotate, timori valore © ANSA/ANSA +CLICCA PER INGRANDIRE
Redazione ANSA 12 dicembre 201513:39 News
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Sarà un ''fondo di solidarietà'' finanziato con 100 milioni proveniente dal Fondo interbancario per la tutela dei depositi la ''ciambella'' per salvaguardare i risparmiatori coinvolti dal crac delle 4 banche interessate dal decreto del governo. E'quanto prevede l'emendamento del governo presentato a Palazzo Chigi. Non sarà la Consob a svolgere il ruolo di "giudice" qualora si realizzasse l'idea degli arbitrati individuali per il ristoro di azionisti e obbligazionisti delle quattro banche alle quali si è applicato il decreto del governo. Sarebbe incoerente, affermano, che un "player" della vicenda possa ergersi a "giudice" per dirimere la controversia. Gli 'arbitri' saranno "scelti tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità" con decreto del presidente del Consiglio, su proposta del Mef e su delibera del CdM. Un altro emendamento prevede invece che "le modalità e i termini per la presentazione delle istanze" di rimborso dei risparmiatori , "i criteri di quantificazione, nonchè le procedure da esperire, che possono essere in tutto o in parte di natura arbitrale" saranno fissate con un decreto del Mef.
Inoltre arriva un finanziamento ponte da 2,5 miliardi per il fondo di risoluzione unico previsto dal decreto ''salvabanche''. Lo prevede uno degli emendamenti del governo sulle banche coinvolte dal crac. Prevista anche una norma che agevola gli istituti che contribuiscono, consentendo di evitare la penalizzazione dovuta al previsto calo dell'Ires.
Ci sono quasi 16 miliardi di euro di azioni di banche, medie e piccole, non quotate sui mercati regolamentari e difficilmente scambiabili che potrebbero inoltre perdere una parte consistente del loro valore nei prossimi mesi oltre che essere soggetti a eventuali bail in. E' quanto si ricava dai dati Consultique elaborati dall'ANSA che tengono conto di circa 20 istituti di credito.
I dati, spiegano dalla società di analisti indipendenti Consultique, prendono in considerazione il capitale netto che è poi il primo a rispondere delle eventuali perdite sia con le nuove regole che con le precedenti. Le azioni non sono necessariamente titoli 'a rischio' perchè dipende appunto dalla situazione della banca ma in alcuni casi sono illiquide, ovvero non scambiabili facilmente sul mercato come in Borsa e sono state vendute dalla rete delle filiali alla clientela retail magari in cambio di agevolazioni su finanziamenti, mutui o costi commissioni. Scorrendo la lista ai primi due posti vi sono la Popolare Vicenza e la Veneto Banca che possiedono un patrimonio rispettivamente di 3,7 e 2,9 miliardi di euro ma che vedranno, secondo gli analisti, presumibilmente una riduzione del valore delle azioni nel momento della prossima quotazione in Borsa da alcuni stimata fino all'85%.
Da notare che i due hanno anche rispettivamente 1,2 miliardi e 440 milioni di bond subordinati. E va considerato che i titoli delle due banche, come si è già visto, sono stati soggetti a pesanti revisioni del loro valore come ad esempio alla Popolare Vicenza dove le azioni sono state riviste da 62 a 48 euro per adeguarle ai pesanti interventi sul bilancio con l'emersione dei crediti deteriorati. Insomma una severa correzione che investirà gli azionisti e che però, secondo Consultique, non arriva senza avvisaglie. Ancora la Vicenza vedeva 'prezzate' le sue azioni a 1,5 rispetto al patrimonio netto a fronte di un rapporto a 1 o sotto questa soglia, delle altre principali banche italiane. Valori quindi elevati con l'aggravante che tali azioni non potevano essere scambiate sul mercato. Subito dopo le due venete vi è la Popolare di Bari con 1,3 miliardi, istituto cresciuto molto negli ultimi anni grazie alle acquisizioni ma su cui non stati rilevate anomalie particolari. Più staccata arriva la Cassa Risparmio Asti con 771 milioni e la Banca Sella con 617 milioni seguita dalla Cassa risparmio di Bolzano con 504 milioni. Chiude la lista la Banca di credito Popolare con 231 milioni.
L'obiettivo del governo è cercare "di salvaguardare tutti quei cittadini che hanno sottoscritto azioni ed obbligazioni in maniera inconsapevole, che non sono stati adeguatamente informati. Questo è un fatto gravissimo, che va appunto corretto". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, oggi alla Leopolda, parlando della vicenda 'salvataggio banche'. "Il governo - ha aggiunto - come ha detto il ministro Padoan, farà di tutto per trovare le vie per risarcire questi cittadini". "Siamo favorevoli al fatto che ci sia una commissione di inchiesta per capire chi ha mancato di vigilanza, di responsabilità, quindi non abbiamo paura di dire la verità, come sempre". Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio rispondendo ai giornalisti alla Leopolda sulla vicenda salvabanche.
"Il governo intende dare una risposta. Stiamo preparando una norma che dispone la creazione di un fondo con il contributo delle banche". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in Commissione Bilancio della Camera.
Il governo "ritiene che sia possibile definire un intervento compatibile con la disciplina europea degli aiuti di Stato", ha aggiunto Padoan, ricordando che sul caso delle 4 banche sono "in corso verifiche con la Commissione Ue".
"Non si può escludere che le 4 banche abbiano venduto obbligazioni subordinate a persone che presentavano un profilo di rischio incompatibile con la natura di questi titoli di investimento ma questo è quanto andrebbe accertato con un'analisi di ogni singola posizione", ha spiegato il ministro dell'Economia.
A 7 anni dall'inizio della crisi, "il sistema bancario italiano è rimasto in piedi e si è rafforzato in molti suoi punti senza usare neanche un euro di quei 1.100 miliardi spesi da altri in Europa per salvare le banche", ha rivendicato Padoan. Il progetto che coinvolgeva "il fondo di garanzia dei depositanti" non "è risultato praticabile dal nuovo quadro europeo. Quindi la Banca d'Italia ha avviato la procedura di risoluzione, preferibile alla liquidazione", che avrebbe avuto "conseguenze disastrose".
"Non c'è stato nessun baratto, è totalmente falso pensare che ci sia stata qualche forma di baratto tra flessibilità" e scelta di ricorrere al meccanismo di risoluzione anziché al fondo interbancario per il salvataggio delle banche. Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan alla Camera.
Via libera della Ue alla corte d'arbritato per aiutare le vittime del crac dei 4 istituti bancari. La costituzione di una corte d'arbitrato per andare in aiuto agli investitori privati vittime dei crac delle quattro banche è un'ottima idea, sottolineano fonti europee in attesa che da Roma venga resa nota ufficialmente quale soluzione il governo intende adottare.
L'idea di una procedura arbitrale presso la Consob, dunque, riceve parere favorevole da Bruxelles: spetterà a questa stabilire se sono stati venduti prodotti fraudolenti ai privati. A quel punto possono scattare i rimborsi a carico delle bad bank. Per realizzarli in tempi brevi, lo Stato può fare un pre-finanziamento alle bad bank, ma queste dovranno restituire i soldi nel corso del processo di risoluzione.
Riguardo la possibilità di aiuti umanitari per le vittime dle crac, le stesse fonti europee sottolineano che il fallimento di una banca e l'eventuale perdita, per esempio, di un appartamento da parte degli obbligazionisti che hanno subito perdite non può essere considerata una crisi umanitaria come quelle provocate da alluvioni o altri disastri
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Ultima modifica di velocispeedraptus; 13/12/2015 alle 07:05
Per quanto mi riguarda e' fin troppo con le dita nella marmellata: hai per caso visto la lista di CDA dove il papino e' in mezzo alle palle? Ecco, per me questo e' inconcepibile allo stesso modo.
Ecco, immagina tutti questi CDA con una persona con contatti direttamente in Parlamento e in corsia preferenziale: in questo Paese si cerca di darsi sempre una mano, no ?![]()
IL NUOVO CHE AVANZA: finche' ci saranno leccaculo, non cambiera' mai nulla.
La vita è troppo corta per avere dei nemici. - Ayrton Senna
Don't worry #Roma.. We have a special place on the site for you. It's called 'Gangbang' Pornhub
Posso anche associarmi ai tuoi sospetti, ma il conflitto di interessi è personale, non tramite parentele. E non c'è nemmeno bisogno di essere parenti per eventualmente favorire qualcuno. Se no nessuno che abbia il papà con un'attività economica di qualsiasi tipo potrebbe dedicarsi alla politica. O nemmeno pensionato: vuoi vedere che gli fanno una legge per alzargli la pensione?
Per cui le mozioni di sfiducia e le accuse che si sono sentite in questi giorni secondo me non hanno fondamento a meno che non si dimostrino appunto casi di insider trading con notizie riservate passate dal consiglio dei ministri al papà banchiere o di provvedimenti presi ad hoc per la Banca d'Etruria.
Paper, si parla di 10 milioni di euro di guadagni illeciti dagli spostamenti azionari ...................................................................... Oltre che multe di 144 mila euro al padre per motivi di vario genere, e di una banca COMMISSARIATA.
Non stiamo parlando del papa' che fa l'arrotino e del figlio parlamentare.
Ma se per te va tutto bene allora lasciamo che tutti ci mangino un pochino, tanto alla fine i soldi sono di quattro cretini italiani.... Oltretutto passati per fessi pure da Padoan ( cristo quest'ultimo mi ricorda Padoa Schioppa per certe perle .... )
Con l'occasione, condivido appieno questo editoriale di Pellizzetti in merito:
Come dare torto a Dario Nardella, il badante che veglia amorosamente sulla poltrona di sindaco di Firenze avuta in affido da Matteo Renzi, quando replica in tono infastidito a Roberto Saviano «sei fuori dal mondo»? Difatti è certamente fuori da “un certo mondo” chi reclama le dimissioni per conflitto d’interessi del ministro Boschi, visto che il padre Pier Luigi e il fratello Emanuele sono rimasti coinvolti nella crisi di Banca Etruria.
Il mondo dove le famiglie Addams della politica italiana praticano con sprezzo del pudore lo sport dell’arraffa impunito. Magari per poi sgranare gli occhioni – tra lo stupito e l’indignato – se qualcuno osa eccepire che il vicepresidente di una Banca fallita dovrebbe rendere conto del proprio operato, non meno del dirigente responsabile del settore fidi di detto istituto. Ossia daddy Pier Luigi ed Emanuele brother; che la ministra belloccia presume di mondare da ogni responsabilità morale/materiale con un suo semplice attestato che si tratterebbe di “brave persone” e “cari ragazzi”.
Quando l’impudenza si diluisce nell’ingenuità…
Eppure la Boschi family ci insegna qualcosa di molto importante, sui tempi attuali e i suoi protagonisti: di che materiale sono fatti i ragazzetti e relative famiglie che occupano la scena al seguito di Matteo Renzi; il cui padre Tiziano è nel mirino della magistratura per certi business malandrini, che mal si addicono alla sua aria da Grande Puffo, con tanto di barbetta ricurva (il Tribunale di Genova ha respinto la richiesta di archiviazione dell’indagine per bancarotta che lo riguarda); il cui zio Nicola Bovoli, leonardesco inventore del celebre Quizzy, era in affari con Berlusconi.
Insomma, dietro cotanti modelli – la bella e il best – avanza una tipologia umana di nuovo conio, che riprende aspetti delle precedenti razze padrone, ma remixate in modalità originali:
– Gli antichi “uomini di mano dorotei”, al tempo della Prima Repubblica, praticavano una sfrenata occupazione del potere, ma sempre mimetizzati in uno stile di vita disadorno tendente al monacale, totalmente diverso dal glam da balera dei nuovi emergenti;
– Tra i “giovani turchi” dell’ultima infornata dalemiana – modello Orfini o Andrea Orlando – non si rinuncia(va) a nessun colpo basso, ma sempre con quel pallore sul volto da grano dei sepolcri (i corridoi di partito ove hanno sempre vissuto, in simbiosi con famiglie di lemuri) che contrasta con il look lampadato renziano;
– Gli “avanzi di balera” del berlusconismo rampante esibiscono tenute fighette, pantaloni a tubo di stufa strizza-malloppo e suv mastodontici da parcheggiare in terza fila, come gli abitué Leopoldini; che tuttavia si riconoscono per un uso compulsivo dei media “indossabili” (I-phone, smart-phone) per tweettare in quantità industriali (che farebbero venire il mal di testa a dolcevitari arcoriani);
– “Le amazzoni di Silvio” azzannavano l’avversario né più né meno ora delle “soavi viperette” genziane; ma queste ultime preferiscono adottare un repertorio tossico composto da sottili perfidie e insinuazioni velenose, rispetto agli schiamazzi con strabuzzo delle precursore nella femminilizzazione del killeraggio televisivo.
Riassumendo: ragazzetti e ragazzette di modesta cultura e mastodontiche ambizioni, che avanzano a suon di gomitate senza remore di sorta e non guardando in faccia nessuno. Con una pretesa di modernità confusa con il look.
Nessuno stupore se poi li ritroviamo a ripetere le stesse malefatte di chi li ha preceduti, la cui rottamazione aveva il solo scopo di fare spazio ai nuovi sgomitatori.
***
NEL FRATTEMPO IL NUOVO CHE AVANZA NE HA FATTA UN'ALTRA
Dirigenti pubblici in pensione pagati a peso d’oro. Governo rottama la sua legge
Ultima modifica di Lo scrofo; 14/12/2015 alle 09:08
La vita è troppo corta per avere dei nemici. - Ayrton Senna
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Dite il che vi pare ma questo governo é di molto peggio persino di quello di centro destra precedente... Ovviamente due torti non fanno una ragione, però...
"Sono una persona fragile. Mi si rompono subito i coglioni". (Anonimo).
Ho detto che mi va bene? Ho detto che al momento non vedo oggettivamente conflitti di interesse nella persona della ministro Boschi.
Se dalle inchieste venissero alla luce intrecci tra padre, figlio e figlia, finanziamenti facili o favoreggiamenti di quella banca in leggi dello stato le cose potrebbero cambiare, ma forse non sarebbe ancora conflitto di interessi se la Boschi non era ministro delle finanze e non era proprietaria di una banca.
Se il padre del ministro della giustizia commettesse un omicidio che facciamo, ne chiediamo le dimissioni?