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Risultati da 71 a 80 di 1345

Discussione: Matteo e i suoi mille..ehmm...652 giorni.. parte IV°

  1. #71
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    Questi grillini non combinano niente...meglio i politici classici come quelli citati nell'articolo...
    Adesso si stanno indignando perché i risparmiatori obbligazionisti delle banche in fallimento perdono i loro investimenti e fanno le loro proposte. Una è:

    La proposta del M5S per salvare i risparmiatori
    Di fronte a una crisi bancaria, interviene il ministero dell’Economia che fa un prestito e un’iniezione di liquidità all’istituto. Non si tratta di soldi gratis e a perdere: il sostegno frutta all’erario e ai cittadini un interesse al 3%. Nel frattempo, però, la banca viene commissariata dallo Stato e prende avvio la ristrutturazione. Durante questo periodo, stop a bonus ai manager e stop ai dividendi. Alla scadenza del prestito, il ministero valuta se la banca è in grado di restituirlo (solo se è stato ristabilito un sufficiente livello patrimoniale). Se così non è, lo Stato diventa azionista della banca stessa.


    Ma... sbaglio o questo è a grandi linee ciò che è stato fatto per MPS e che hanno tacciato a gran voce di "regalare i soldi dei cittadini"?
    E con MPS se non sbaglio il tasso di interesse era del 9%, non del 3.
    Qualcuno mi aiuta a capire la differenza?

    Dal Blog, Febbraio 2015:

    Eccolo lì l'evento a suo modo storico. A oltre un ventennio dall'avvio delle privatizzazioni bancarie, un grande istituto come Monte dei Paschi di Siena torna a essere nazionalizzato.
    Il rosso record da 5,34 miliardi iscritto nel bilancio 2014 non consente al braccio finanziario del Pci-Pds-Ds-Pd di restituire i soldi presi in prestito dagli italiani.
    Dunque, da luglio la Repubblica sarà la prima azionista di Mps con circa il 10% (243 milioni di cedola non staccata sui Monti-bond). E quindi gli italiani saranno davvero comproprietari di una banca.
    Forse ci siamo arrivati tardi, probabilmente ciò poteva accadere tre anni fa. E sinceramente sembra che la soluzione vada un po' contro il sistema di protezione e salvataggio dell'Unione bancaria europea che prevede il "bail-in": ossia drenaggio di risorse degli azionisti, obbligazionisti subordinati e grandi correntisti piuttosto che l'utilizzo diretto di risorse pubbliche per il salvataggio di istituti finanziari.



    E perché se io acquisto obbligazioni di un qualsiasi emittente che vada poi in fallimento posso tranquillamente perdere i miei soldi (a partire dai bond argentini) mentre i risparmiatori (risparmiatori come me del resto) obbligazionisti di una banca vanno tutelati perché forse non erano stati informati dei rischi? Cosa di cui dubito dato che ogni contratto di investimento è tenuto ad avere un allegato che segnala il livello di rischio e va restituito firmato (a meno che le banche ne siano esenti)?
    Ultima modifica di paper; 07/12/2015 alle 06:23

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  3. #72
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    Adesso si stanno indignando perché i risparmiatori obbligazionisti delle banche in fallimento perdono i loro investimenti e fanno le loro proposte. Una è:

    La proposta del M5S per salvare i risparmiatori
    Di fronte a una crisi bancaria, interviene il ministero dell’Economia che fa un prestito e un’iniezione di liquidità all’istituto. Non si tratta di soldi gratis e a perdere: il sostegno frutta all’erario e ai cittadini un interesse al 3%. Nel frattempo, però, la banca viene commissariata dallo Stato e prende avvio la ristrutturazione. Durante questo periodo, stop a bonus ai manager e stop ai dividendi. Alla scadenza del prestito, il ministero valuta se la banca è in grado di restituirlo (solo se è stato ristabilito un sufficiente livello patrimoniale). Se così non è, lo Stato diventa azionista della banca stessa.


    Ma... sbaglio o questo è a grandi linee ciò che è stato fatto per MPS e che hanno tacciato a gran voce di "regalare i soldi dei cittadini"?
    E con MPS se non sbaglio il tasso di interesse era del 9%, non del 3.
    Qualcuno mi aiuta a capire la differenza?

    Dal Blog, Febbraio 2015:

    Eccolo lì l'evento a suo modo storico. A oltre un ventennio dall'avvio delle privatizzazioni bancarie, un grande istituto come Monte dei Paschi di Siena torna a essere nazionalizzato.
    Il rosso record da 5,34 miliardi iscritto nel bilancio 2014 non consente al braccio finanziario del Pci-Pds-Ds-Pd di restituire i soldi presi in prestito dagli italiani.
    Dunque, da luglio la Repubblica sarà la prima azionista di Mps con circa il 10%(243 milioni di cedola non staccata sui Monti-bond). E quindi gli italiani saranno davvero comproprietari di una banca.
    Forse ci siamo arrivati tardi, probabilmente ciò poteva accadere tre anni fa. E sinceramente sembra che la soluzione vada un po' contro il sistema di protezione e salvataggio dell'Unione bancaria europea che prevede il "bail-in": ossia drenaggio di risorse degli azionisti, obbligazionisti subordinati e grandi correntisti piuttosto che l'utilizzo diretto di risorse pubbliche per il salvataggio di istituti finanziari.



    E perché se io acquisto obbligazioni di un qualsiasi emittente che vada poi in fallimento posso tranquillamente perdere i miei soldi (a partire dai bond argentini) mentre i risparmiatori (risparmiatori come me del resto) obbligazionisti di una banca vanno tutelati perché forse non erano stati informati dei rischi? Cosa di cui dubito dato che ogni contratto di investimento è tenuto ad avere un allegato che segnala il livello di rischio e va restituito firmato (a meno che le banche ne siano esenti)?

    mi sa proprio di si...nel senso che imho stai mischiando le mele con le pere...quanto è accaduto oggi è che azionisti e obbligazionisti delle banche in questione sono stati "nominati" a risarcire i buchi delle loro banche...per gli azionisti c'è poco da fare...tanto possibile guadagno->tanto possibile rischio...per gli obbligazionisti il discorso è formalmente differente...anche se al sistema "suggerito" dall'europa questo poco importa il problema che si è evidenziato ora è che nei prossimi fallimenti che ci saranno (e ci saranno!) c'è il rischio che alla minima puzza di bruciato la gente sposti al volo i propri risparmi/investimenti per evitare di fargli fare una brutta fine...e questo creerebbe il panico inceppando di fatto questo sistema ingegnoso per fare il gay con il culo altrui...

    la faccenda mps puzza come una carogna al sole...ci sono immischiati (e non poco) i partiti...

  4. #73
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    Adesso si stanno indignando perché i risparmiatori obbligazionisti delle banche in fallimento perdono i loro investimenti e fanno le loro proposte. Una è:

    La proposta del M5S per salvare i risparmiatori
    Di fronte a una crisi bancaria, interviene il ministero dell’Economia che fa un prestito e un’iniezione di liquidità all’istituto. Non si tratta di soldi gratis e a perdere: il sostegno frutta all’erario e ai cittadini un interesse al 3%. Nel frattempo, però, la banca viene commissariata dallo Stato e prende avvio la ristrutturazione. Durante questo periodo, stop a bonus ai manager e stop ai dividendi. Alla scadenza del prestito, il ministero valuta se la banca è in grado di restituirlo (solo se è stato ristabilito un sufficiente livello patrimoniale). Se così non è, lo Stato diventa azionista della banca stessa.


    Ma... sbaglio o questo è a grandi linee ciò che è stato fatto per MPS e che hanno tacciato a gran voce di "regalare i soldi dei cittadini"?
    E con MPS se non sbaglio il tasso di interesse era del 9%, non del 3.
    Qualcuno mi aiuta a capire la differenza?

    Dal Blog, Febbraio 2015:

    Eccolo lì l'evento a suo modo storico. A oltre un ventennio dall'avvio delle privatizzazioni bancarie, un grande istituto come Monte dei Paschi di Siena torna a essere nazionalizzato.
    Il rosso record da 5,34 miliardi iscritto nel bilancio 2014 non consente al braccio finanziario del Pci-Pds-Ds-Pd di restituire i soldi presi in prestito dagli italiani.
    Dunque, da luglio la Repubblica sarà la prima azionista di Mps con circa il 10% (243 milioni di cedola non staccata sui Monti-bond). E quindi gli italiani saranno davvero comproprietari di una banca.
    Forse ci siamo arrivati tardi, probabilmente ciò poteva accadere tre anni fa. E sinceramente sembra che la soluzione vada un po' contro il sistema di protezione e salvataggio dell'Unione bancaria europea che prevede il "bail-in": ossia drenaggio di risorse degli azionisti, obbligazionisti subordinati e grandi correntisti piuttosto che l'utilizzo diretto di risorse pubbliche per il salvataggio di istituti finanziari.



    E perché se io acquisto obbligazioni di un qualsiasi emittente che vada poi in fallimento posso tranquillamente perdere i miei soldi (a partire dai bond argentini) mentre i risparmiatori (risparmiatori come me del resto) obbligazionisti di una banca vanno tutelati perché forse non erano stati informati dei rischi? Cosa di cui dubito dato che ogni contratto di investimento è tenuto ad avere un allegato che segnala il livello di rischio e va restituito firmato (a meno che le banche ne siano esenti)?
    Premetto che ci sto capendo poco alla volta...
    Credo e sottolineo CREDO che la differenzasia nel fallimento...ora se hai obbligazioni della Canestracci Oil e questa fallisce i cazzi sono tuoi,se invece hai obbligazioni della Banca Ladrona che non fallisce più col sistema del Bail-In,utilizzano le tue obbligazioni per ripianare il debito,insieme alle azioni e all'eccedenza sui saldi di 100.000 dei Conti Correnti.
    La parte che mi è ignota è come e perchè fallisce una banca in epoca di "Basilea due" e come e perche la Banca d'Italia che dovrebbe vigilare si fa infinocchiare come un qualsiasi imbecille di turno,oltre,in questo caso, a capire quali sono le reali responsabilità della Banca d'Italia per eventuale azione di rivalsa su chi doveva controllare e non lo ha fatto.
    www.bandabonnisti.it

    VENDO GOMME TASSELLATE PER THRUXTON

  5. #74
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    mi sa proprio di si...nel senso che imho stai mischiando le mele con le pere...quanto è accaduto oggi è che azionisti e obbligazionisti delle banche in questione sono stati "nominati" a risarcire i buchi delle loro banche...per gli azionisti c'è poco da fare...tanto possibile guadagno->tanto possibile rischio...per gli obbligazionisti il discorso è formalmente differente...anche se al sistema "suggerito" dall'europa questo poco importa il problema che si è evidenziato ora è che nei prossimi fallimenti che ci saranno (e ci saranno!) c'è il rischio che alla minima puzza di bruciato la gente sposti al volo i propri risparmi/investimenti per evitare di fargli fare una brutta fine...e questo creerebbe il panico inceppando di fatto questo sistema ingegnoso per fare il gay con il culo altrui...

    la faccenda mps puzza come una carogna al sole...ci sono immischiati (e non poco) i partiti...
    Non è vero che tra azioni e obbligazioni ci sia differenza. Il capitale non è garantito, a meno che non sia un tipo di investimento particolare.
    Cambiare investimento se si ha sentore che possa diventare rischioso o improduttivo fa parte del gioco e avviene normalmente.

  6. #75
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    Non è vero che tra azioni e obbligazioni ci sia differenza. Il capitale non è garantito, a meno che non sia un tipo di investimento particolare.
    Cambiare investimento se si ha sentore che possa diventare rischioso o improduttivo fa parte del gioco e avviene normalmente.
    Le azioni e le obbligazioni sono due diverse tipologie di investimenti: acquistando delle azioni si diventa titolari di quote che rappresentano parti del capitale sociale e si partecipa così sia agli utili che alle perdite della società. Acquistando un’obbligazione, invece, si presta del capitale ad una società per un periodo di tempo determinato, durante il quale vengono percepiti degli interessi. Dunque l’acquisto di un’azione, a fronte di rendimenti potenzialmente maggiori, è generalmente più rischiosa di un’obbligazione, in quanto il suo valore è maggiormente legato all’andamento economico ed alle prospettive di crescita della società emittente e, quindi, soggetto a maggiori oscillazioni.

    Differenza tra azioni e obbligazioni | Qual è la differenza tra

  7. #76
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    Le azioni e le obbligazioni sono due diverse tipologie di investimenti: acquistando delle azioni si diventa titolari di quote che rappresentano parti del capitale sociale e si partecipa così sia agli utili che alle perdite della società. Acquistando un’obbligazione, invece, si presta del capitale ad una società per un periodo di tempo determinato, durante il quale vengono percepiti degli interessi. Dunque l’acquisto di un’azione, a fronte di rendimenti potenzialmente maggiori, è generalmente più rischiosa di un’obbligazione, in quanto il suo valore è maggiormente legato all’andamento economico ed alle prospettive di crescita della società emittente e, quindi, soggetto a maggiori oscillazioni.

    Differenza tra azioni e obbligazioni | Qual è la differenza tra
    Ovviamente intendevo per quanto riguarda il rischio capitale e sull'ipotesi di essere maggiormente tutelati.
    Normalmente il rischio del veder decurtato il proprio capitale in obbligazioni sta nel valore delle stesse che vengono emesse alla pari (100) o sotto alla pari per invogliare all'acquisto (es. 97-98) e rimborsate alla pari.
    Il loro valore varia secondo il valore di mercato secondo l'appetibilità. Ovvio che se la casa emittente va male il valore decresca e che eventualmente n on vengano nemmeno più pagate le cedole (come nel caso Argentina). Ma giunti alla scadenza se l'emittente non esiste più o non può rimborsare l'investitore ne paga le conseguenze.
    Ultima modifica di paper; 07/12/2015 alle 12:41

  8. #77
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    Ovviamente intendevo per quanto riguarda il rischio capitale e sull'ipotesi di essere maggiormente tutelati.
    L’obbligazione indica un titolo di debito emesso da una società o degli enti pubblici, che prevedono al restituzione di un capitale versato inizialmente al termine del periodo di tempo prestabilito e una remunerazione periodica a titolo di interessi sul capitale investito oppure alla fine del prestito. Per questo motivo le obbligazioni (dette anche bond) hanno un rendimento fisso. Gli interessi possono rappresentare una remunerazione fissa o variabile: nel primo caso la società assicura una remunerazione prestabilita, mentre nel secondo la remunerazione dipende da uno o più parametri. Nel caso delle obbligazioni, quindi, tra la società e l’investitore si instaura un rapporto debitore-creditore. Infatti acquistando un’obbligazione si diviene creditori (o finanziatori/obbligazionisti), avendo prestato un capitale alla società emittente, che può essere un’impresa, una banca o addirittura lo Stato (ad esempio i titoli di Stato). Il rischio di mancato rimborso o di mancato pagamento degli interessi si verifica solo in caso di fallimento della società emittente; mentre in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza, si potrà avere un guadagno o una perdita sul capitale investito, a seconda che il prezzo dell’obbligazione sia salito o sceso rispetto al prezzo iniziale.

    Differenza tra azioni e obbligazioni | Qual è la differenza tra

  9. #78
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    Ti avevo già risposto...
    Nel caso di una banca a quanto pare si cerca di salvare almeno i piccoli correntisti. Se no lasciandola fallire restano fregati azionisti, creditori obbligazionisti e anche i correntisti che come clienti ricevono un servizio e non si sono impegnati a correre dei rischi, non ricevendo nemmeno, il più delle volte, alcun interesse ma fornendo liquidità alla banca.

  10. #79
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    Ti avevo già risposto...
    Nel caso di una banca a quanto pare si cerca di salvare almeno i piccoli correntisti. Se no lasciandola fallire restano fregati azionisti, creditori obbligazionisti e anche i correntisti che come clienti ricevono un servizio e non si sono impegnati a correre dei rischi, non ricevendo nemmeno, il più delle volte, alcun interesse ma fornendo liquidità alla banca.
    In una situazione "normale" un obbligazionista non dovrebbe temere il fallimento della società emittente...in realtà con un mercato finanziario fortemente deteriorato...bad bank...rating distorti...prodotti derivati ancora in pancia alle maggiori banche ecc i propri soldi sarebbero/sono più sicuri in una buca nel terreno...
    Ultima modifica di Stinit; 07/12/2015 alle 12:57

  11. #80
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    Citazione Originariamente Scritto da Stinit Visualizza Messaggio
    In una situazione "normale" un obbligazionista non dovrebbe temere il fallimento della società emittente...in realtà con un mercato finanziario fortemente deteriorato...bad bank...rating distorti...prodotti derivati ancora in pancia alle maggiori banche ecc i propri soldi sarebbero/sono più sicuri in una buca nel terreno...
    Purtroppo fa parte dei rischi degli investitori. Ma io non credo che quegli obbligazionisti non avessero ricevuto la comunicazione dei rischi. E se non l'avessero ricevuta dovrebbero poter ricorrere contro la banca che gliele ha proposte.

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