Non so se vi è capitato di ascoltare quello che hanno detto i genitori di Valeria Solesin, la ragazza veneziana uccisa al Bataclan. I coniugi Solesin in queste ore sono a Parigi: sono andati a riprendersi la loro Valeria.

Con dignità. Con umanità. Con senso civico. Dando a tutti noi una vera e propria lezione di civiltà. Proprio nel momento in cui la violenza e il terrore di alcuni islamisti radicali vorrebbero imporre la barbarie e farci dimenticare che ciò che rende possibile la convivenza umana è l’accettazione reciproca e l’umiltà, questa famiglia reagisce al dolore più grande ricordandoci che nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di rubarci la nostra libertà di uomini, donne e cittadini. Ma pur nel loro immenso dolore, nemmeno per un istante i coniugi Solesin si sono lasciati andare alla scompostezza e al clamore, tantomeno a sentimenti di vendetta e d'odio.

Sono orgoglioso di questi genitori italiani, e lo sono soprattutto della loro ragazza, che ha speso la sua ancora giovane vita cercando di fare del bene agli ultimi, fino ad essere uccisa da chi semina terrore e morte, a loro dire anche nell'interesse degli ultimi.
Chi crede dica una preghiera per Valeria. Tutti, invece, inchiniamoci innanzi a questa ragazza generosa e coraggiosa, un grande esempio di italiana.