
Originariamente Scritto da
paper
A dire il vero pare che procedere in bici in città continuando a telefonare e mandare messaggi oppure con gli auricolari della musica nelle orecchie sia diventato pratica molto comune.
Come è normale procedere cambiando continuamente direzione e tagliando la strada a chiunque, viaggiare contromano, attraversare di slancio le vie dove vi sono le striscie pedonali oppure l'attraversamento ciclabile, ai semafori cittadini evitare di fermarsi col rosso dribblando il pedone che sta attraversando ecc. Io a volte mi faccio un giro in centro con la bici e, complice la prontezza che non è più quella di una volta, ho paura più dei ciclisti che delle macchine. Spessissimo dove è senso unico te li vedi arrivare incontro contromano senza sapere da che parte ti passeranno oppure se ti centreranno nel caso che ti sposti dalla stessa parte. Mi è persino capitato su un viale del parco uno che procedeva affiancato ad altri due tenendo tutta la carreggiata e guardando per terra finché mi ha tagliato la strada costringendomi a passare nel prato. Alle mie rimostranze ha protestato dicendo che stava cercando qualcosa che aveva perso e che ero io a dover fare attenzione!
E' inutile, l'italiano medio è maleducato e su qualunque veicolo viaggi (e anche a piedi) fa i comodi suoi senza curarsi degli altri e delle regole.
Assicurare RC il bambino e il cane con la polizza del capofamiglia non è assurdo, sarebbe doveroso. Non esiste praticamente nessuno che prima di portare i bimbi sulla pista ciclabile gli insegni che si deve tenere comunque la destra, non zigzagare, non cambiare improvvisamente direzione, non fermarsi di traverso bloccando il passaggio, ecc. Tutte cose che a me sono state insegnate da piccolo, principalmente per la mia incolumità.
Ah, non è che ce l'ho con te, semplicemente mi hai fornito interessanti spunti per dire la mia...
