
Originariamente Scritto da
Gughi25
Secondo me sbaglia linea per almeno metà dell'articolo: nessuno dice che la moto diventi più pericolosa quando sei padre, ma se prima, quando ti facevi male, erano solo azzi tuoi, dopo sei responsabile di qualcuno che dipende da te, quindi diventano anche azzi suoi. Secondo me è un concetto base e non una grande verità svelata come sembra nell'articolo.
Per me regge poco anche la questione successiva del "destino": ad esempio il destino (o distrazione, o sfiga) ti fa fare un tamponamento mentre vai a lavoro, se però a lavoro ci vai in moto è una tua scelta e sei ben consapevole che la tua incolumità è molto più compromessa che non se andassi in auto.
Alla fine il "ripiego" della pista, se piace e ad aver tempo e (tanti) soldi, è un'ottima soluzione, ma lo sarebbe anche senza figli.
La questione secondo me si riduce sempre a quanto si è diposti a rischiare e quanto spesso, indipendentemente dall'avere dei figli a carico. Non è assolutamente inconcigliabile avere dei figli e andare in moto, ma è una decisione personale, in base alle sensazioni e possibilità di ciascuno...
Per il resto fa molto piacere leggere esperienze altrui di chi è passato in varie fasi, per poi trovare un equilibrio e continuare a divertirsi.
EDIT: Aggiungo anche una esperienza personale a riguardo. A fare la patente A1 con me c'era anche un ragazzo di 33 anni, che veniva da un 250 e adesso guida una Suzuki GSX R 600. Guidava questa moto in strada a velocità folli, sfrecciando in mezzo alla strada ai 140 con macchine che andavano in entrambi i sensi. Inoltre non mancava di raccontarci delle sue bravate ed avventure da disgraziato. Sono poi venuto a sapere che questo ha addirittura un figlio, il ché mi ha lasciato basito. Evidentemente la maggiore responsabilità non l'ha impensierito minimamente...