hanno fatto bene i loro conti e sono convinto che alla fine contano di percepire di più...
in ogni caso ripeto che noi non abbiamo dato alcun consenso e che non abbiamo ricevuto nulla.... secondo me quanto le utenze sono intestate a persone anziane loro fanno i furbi....
per quanto riguarda il nostro caso, il risultato è che ora cambio gestore...
e anche se si fossero comportati come dicono di fare, mi rallegra il fatto che anche Codacons critichi l'operato;
A questo proposito arriva la prima bacchettata dell’Agcom: “modalità di informazione” sono ritenute insoddisfacenti, troppo a ridosso del cambio tariffario (il 1 maggio, appunto) e soprattutto manca il famoso consenso scritto alle nuova condizioni ledendo la “tutela del diritto di scelta per gli utenti che usano il servizio universale”. Pochi giorni, dunque, quelli concessi dall’Authority alla compagnia per mettersi in regola con l’ok dei clienti. Dal canto suo il Codacons ha trovato un soprannome alla “rivoluzione” di casa Telecom, il “manovrone”. "Il richiamo alla maggiore trasparenza e ampiezza dell'informazione - spiega l'Agcom nel comunicato - è un principio, generale e di estrema importanza per l'autorità, di tutela dei consumatori, da rispettare in caso di proposta di modifica delle offerte commerciali. Inoltre, la tutela di quei consumatori che dalla connessione alla linea rtg (servizio universale) passerebbero all'offerta 'tutto voce' ha portato l'autorità ha rilevare l'assenza di un espresso consenso da parte del consumatore, elemento ritenuto critico anche per gli effetti sui livelli di spesa mensile derivanti dal passaggio ad un servizio ulteriore rispetto al servizio base di collegamento alla rete. Per questi motivi - conclude il comunicato - è stato adottato un provvedimento di diffida verso la società Telecom Italia al rispetto degli articoli 53, 54, 70 e 71 del codice delle comunicazioni elettroniche".