Sbarcammo a Napoli per la prima volta nel 1976, da un treno proveniente da Roma dove studiavamo, io siciliano e un mio compagno di corso di Belluno (!), convinto da lui ad intraprendere quel viaggio per affari, perché aveva sentito che a Napoli e a Forcella in particolare c'erano ottime occasioni per l'acquisto di un radio registratore.
La diffidenza innata del siculo che è in me aveva mostrato scetticismo ma l'ingenuità veneta ebbe il sopravvento e così ci inoltrammo per i vicoli di Forcella.
Un magnifico Grundig faceva mostra di sé su una bancarella e alla fine di estenuanti contrattazioni condotte da lui con quel cantilenare veneto che pare una preghiera e aventi per risposta le repliche del napoletano verace che parlava idioma poco comprensibile ma comunque ipnotico, si accordarono per 50.000 lire.
Il napoletano ci accompagnò con la confezione in mano, con aria guardinga e sospettosa, dicendo di stare attenti alla finanza, per anfratti bui, e quando ritenne che fossimo al sicuro, ci diede il pacco, dicendoci di aprirlo sul treno del ritorno.
E così tornammo in stazione, e sul treno ormai prossimo alla partenza aprimmo il pacco, e ci trovammo un magnifico mattone forato di colore rosso vinaccia.
Io risi fragorosamente, ma il bellunese la prese male, e volle tornare a Forcella per chiarire la faccenda.
Perdemmo il treno e a Forcella non c'era più traccia del venditore, ma in compenso fummo avvicinati da persone che informati dell'accaduto espressero tutta la loro costernazione e che con ulteriore esborso di 25.000 lire ci assicurarono che avrebbero risolto il caso.
Non accettammo...e tornammo in stazione e quindi a Roma col mattone forato.
Ma non ce la prendemmo....e ancora oggi quando ci incontriamo io e il bellunese ne ridiamo.
Napoli è nel mio cuore.
Perché la gente di Napoli ha il cuore grande.