Colgo l'occasione per citare un trafiletto letto stamane :
Lo scudetto del 2001, il gol di sinistro al volo all’Udinese del 10 dicembre 2000, il pallonetto del 26 ottobre 2005 a San Siro contro l’Inter, ma anche il segno “quattro e a casa” strofinato sotto il naso della Juventus resteranno, quelle cose non gliele toglierà nessuno, né a lui né al popolo giallorosso. La bellezza del gesto tecnico – cos’è il calcio se non questo? Contare scudetti o coppe dei Campioni? Non solo, per fortuna – la poesia di sentirsi il più grande dei capitani che abbiano calcato l’erba dell’Olimpico con la maglia giallorossa: ha avuto tutto. Tutto. Ma ora per lui è arrivato il momento di crescere. E non solo per lui.
che rumore fa la felicita' la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....