Prendo spunto dalle riflessioni innescate dalla domanda di alecorba riguardo i pantaloni in cordura

http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/abbigliamento-tecnico/278446-tiger-800-xc-quali-pantaloni.html


per fare una precisazione e, magari, ampliare con chi di voi potrebbe essere interessato il discorso sicurezza...

La precisazione è che non esiste solo il completo Dainese Cruiser http://www.dainese.com/it_it/g-cruiser-pelle-d-dry-86923.html - esistono anche i pantaloni, almeno fino ad oggi pomeriggio c'erano....

In effetti, per quanto non credo possa vantare la praticità di un completo in cordura tre strati, questo spezzato giacca pantaloni per il turismo a lungo raggio potrebbe essere molto interessante. Il costo è molto elevato però dovrebbe essere garantita una certa resistenza all'acqua, almeno quel tanto che basta a non doversi fermare per indossare l'antipioggia immediatamente. Oltre naturalmente a dare la maggior protezione possibile in caso di caduta, sia per quanto riguarda la resa delle protezioni che sono tenute molto saldamente in sede rispetto alla cordura sia, naturalmente, per quanto riguarda la resistenza all'abrasione.

Spippolando un po in rete, visto che avevo in stampa un lavoro abbastanza tranquillo, ho trovato una alternativa più economica di REV'IT: Men - Adventure - jackets - REV'IT! e Men - Adventure - REV'IT! che non sono ovviamente impermeabili, ma di certo hanno un costo sostenibile...

Ovviamente questi ultimi due capi non sono strettamente una novità, fino a qualche anno fa ogni produttore aveva in catalogo qualcosa del genere, c'erano anche i jeans in pelle, poi il tessuto ha preso decisamente il sopravvento.

Ma, per noi utenti finali, cosa cambia? E, soprattutto, cambia davvero in meglio?

In realtà il passaggio al tessuto è stato dettato soprattutto dalla necessità di fornire capi tecnici confortevoli, pratici ed a costi relativamente contenuti: la mia Clover Savana costa circa 230-250 euro, ha il cordura ballistick su gomiti e spalle - dovrebbe resistere circa 7 secondi all'abrasione - tre strati, prese d'aria su petto e maniche, tasca posteriore e spalmatura impermeabile sulla parte esterna. Oggettivamente è abbastanza veloce togliere o mettere quello che occorre per avere il massimo comfort termico sia col caldo che col freddo o con la pioggia.

I problemi nascono dal fatto che la resistenza all'abrasione del cordura dipende soprattutto dal tessuto utilizzato: ci sono effettivamente dei tessuti sintetici, raggruppati sotto il nome commerciale di cordura, che sono impiegati finanche nei giubbotti antiproiettile, però un capo interamente prodotto in quel tessuto costerebbe il doppio di una giacca in pelle.

Insomma, il cordura che troviamo in molti dei capi di media gamma e praticamente in tutti quelli base, dalle cinesate da supermercato ai capi entry level di molti marchi noti, serve a nulla o quasi proprio quando dovrebbe, cioè quando avremmo bisogno di qualcosa che si consumi al posto della nostra pelle.

Quindi nel passaggio da pelle a tessuto ci abbiamo perso? Si, senza dubbio, secondo me. Io ho usato tute in pelle sia più turistiche che, come quella che ho attualmente, decisamente più sportiva dal 1995, e molte volte mi hanno salvato letteralmente la pelle.

Chiaramente la pelle ha i suoi lati negativi: calda col caldo e fredda col freddo, non è impermeabile a meno di prodotti come il Dainese di cui sopra o, forse e ancora peggio come costi, BMW. Io trovo che "sostenga" molto di più quando sei in moto, "sbatta" meno con l'aria ma, ovviamente, da fermo la situazione peggiora. Però vorrei provare ad usare la mia Dainese e valutare se valga la pena provare ad investire ancora soldi per un completo più vicino al tipo di moto e di utilizzo che ne faccio.