Credo che sia corsi in pista che in strada siano utili entrambi, ovviamente. Puntano su elementi differenti: in pista si da maggior risalto al comportamento da tenere, alle traiettorie, ed al setting della moto, ed il cronometro comunque ha la sua importanza. Credo sia importante per capire come regolare e sfruttare meglio il proprio mezzo cercando dei "limiti", cercando di alzare la propria "asticella" in ragionevole sicurezza. Poi, se una persona gira regolarmente in pista, avrà obiettivi ed ambizioni diverse e più elevate, molto probabilmente.
In strada, premesso che di corsi ne ho fatto solo uno in pista ma guido moto da 25 anni, si deve essere più concentrati sulla gestione della imprevedibilità, secondo me. Nella mia esperienza, fatta anche di incidenti, ho imparato quanto sia fondamentale essere nella testa degli altri che sono intorno a te. Posto che si debba mantenere una guida sicura per se stessi e per gli altri, personalmente cerco sempre di incrociare lo sguardo dei guidatori delle auto per capire se mi hanno visto e cosa intendono fare, se hanno capito che io e la mia moto siamo lì in quel dato momento. Cerco di pensare all'auto che può spuntare dall'incrocio senza dare precedenza, alla moto che può giungere dal senso opposto invadendo la mia corsia, al ghiaietto presente fuori dalla traiettoria, alle tracce di acqua sul manto stradale. Insomma, la strada presenta vari elementi di rischio, e cerco di fare in modo di poter star lontano più che posso dall'elemento non prevedibile. Poi l'inconveniente, anche per colpa nostra, può capitare. La moto porta in dote una variabile di rischio non eliminabile. Questo mi pare scontato. Quando non mi divertirò più a guidare una moto, allora dirò basta. Per ora, nonostante due incidenti nella mia vita da motociclista, mi diverto ancora parecchio e mi piace andare in moto.....![]()