Dovizioso su MotoSprint: La sfortuna non esiste, le mie cadute in Argentina e Texas vengono da errori altrui, a Jerez è stato un problema meccanico e a LeMans ho sbagliato io.
E' un approccio molto serio, oserei scrivere laico... ma non prende in considerazione che sì, son caduti gli altri... ma avrebbero potuto stendere Marquez o Rossi. Invece è toccato a lui. E forse non nota che -per esempio- scappando avanti a vincere con distacco, nessuno potrà mai caderti addosso. Ci fu anche un generale inglese (di cui mi sfuggono le generalità) che disse: non credo alla sfortuna ma devo comunque tenerne conto.
E poi: Negli ultimi anni solo tre piloti hanno vinto il mondiale, quindi si pensa che si possa vincere solo con uno di loro. Ma oggi in MotoGp devono andare a posto molti aspetti e io non penso che a Ducati manchi solo il pilota, per vincere.
Anche qui approccio serio e forse anche troppo, dice cose vere sulla complessità del pacchetto vincente. Ma dimentica la storia, che riporta fedelmente come sia possibile per un campione vincere anche con qualcosa di non perfetto nella moto. Mentre lui nella sua carriera credo non abbia mai visto succedere il contrario, cioè un pilota "normale" che vince con la miglior moto.







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