
Originariamente Scritto da
gixxxer
I pantaloni in cordura hanno il difetto di essere molto sensibili all'asfalto, nel senso che di resistenza all'abrasione, nonostante il miglioramento dei tessuti sintetici da questo punto di vista, ne hanno poca. Quelli che hai scelto tu praticamente - come i mie, d'altronde - possono resistere a 50-60 orari forse un secondo, non di piu'. Queli piu' specifici, sempre di Clover, hanno inserti in tessuti piu' resistenti nei punti statisticamente piu' soggetti all'abrasione ed allo strappo in caso di caduta ma rimane il problema strutturale: sono dei capi troppo morbidi che non restano in posizione durante una scivolata. Chiunque abbia mai provato una tuta in pelle sa che in caso di scivolata, se la taglia e' giusta, la tuta non si muove consentendo alle protezioni rigide di fare il proprio lavoro e quindi alla pelle di resistere all'abrasione proteggendoci correttamente.
Lo stesso discorso vale per i jeans tecnici: le protezioni in kevlar teoricamente la resistenza all'abrasione la garantiscono, ma la struttura del capo non e' in grado di assicurare che la protezione resti in sede durante la scivolata. Lo stesso vale per le protezioni sulle ginocchia, naturalmente.
Certamente un minimo di protezione in piu' rispetto ai jeans normali sono in grado di darla, ma non illudiamoci nel caso di una scivolata a velocita' media, di uscirne senza troppi danni, purtroppo.
Esiste un jeans di Halvarsson che utilizza come tessuto antiabrasione l'Hi-Art che viene dato come resistente fino a 12 secondi - purtroppo non pare esistano test pubblici che evidenzino se sia vero o meno ed a che velocita' sia garantita' questa durata - ma anche qui resta il problema della struttura poco consistente del prodotto in se.
Insomma, sono certamente un aiuto - jeans tecnici piuttosto che capi in cordura di qualita' elevata e con inserti in materiali come Ballistic o simili - ma non sono la salvezza, che a mio parere e nonostante le affermazioni dei negozianti e dei produttori, resta garantita solo dalla pelle.
Purtroppo in Italia c'e' ben poca attenzione e conoscenza sul problema - facciamo attenzione perche' anche il sig. Dainese sta cercando di far modificare la legge sulla certificazione dei protettori in senso meno restrittivo - e tra temperature ed altri cazzi si tende spesso ad andare in giro piuttosto indifesi, salvo capirlo quando disgraziatamente si finisce col sedere per terra. Questo per dire che purtroppo solo Dainese ha ancora in catalogo un set giacca/pantalone prettamente da turismo a lungo raggio in pelle e tessuto, ovviamente ad una cifra analoga a quella di una buona tuta in pelle standard.
Io sto seriamente pensando di tornare appunto alla cara, vecchia e sana tuta di pelle che, per quanto meno comoda delle varie giacche in tessuto che sono oggettivamente - quelle piu' recenti a tre strati e con diverse aperture per la circolazione dell'aria - veramente praticissime. Pero' la tuta mi ha gia' salvato il culo diverse volte - e l'unica volta che non l'avevo indosso mi sono trovato col suddetto posteriore ampiamente consumato. Almeno per i tragitti piu' lunghi voglio provarci anche se la mia tuta e' abbastanza sportiva, mentre riservero' giacca in tessuto e jeans tecnici ai giretti meno impegnativi.
Tornando ai pantaloni in cordura, i vantaggi sono gli stessi delle giacche: estrema versatilita' con tutte le temperature, dal freddo intenso al caldo intenso se prendi un tre strati con prese d'aria.