Magari la natura negli anni saprà adottare delle contromisure difensive adeguate, proprio come i pesci di cui parla leo, perché se uno pensa ai tempi che secondo le attuali conoscenza ci vorranno affinché cessino completamente gli effetti delle contaminazioni generate dal disastro, ebbene, c'è solo da rabbrividire.
Da quel che ho letto sul web ci sono varie stime, delle quali riporto la più ottimistica e la più pessimistica (quest'ultima ovviamente di parte ambientalista).
1) Il tempo necessario affinchè la zona possa essere ripopolata è più lungo di quanto previsto. Le nuove stime sottolineano che il tempo di dimezzamento per Cesio 137, diffusosi all'esterno, è tra i 180 ed i 320 anni. Questo getta acqua fredda sui piani delle autorità ucraina di voler avviare il riutilizzo di quei terreni”, dice lo scienziato nucleare Tim Jannick del Savannah River National Laboratory.
2) Facciamo una previsione riguardo al tempo di dimezzamento di alcuni elementi nucleari come se adesso stessimo vivendo nel passato. Possiamo vedere a che riguardo gli elementi nucleari si abbinano alla storia del progresso. Il tempo di dimezzamento dell'Americio è pari 458 anni, spargere questo genere di contaminazione in giro per il pianeta ci riporterà ai tempi di Shakespeare. La contaminazione da Plutonio avvelenerà la nostra Terra per 24.400 anni, il che ci riporterà ai tempi dei mammut. Il Neptunio-237 ha un tempo di dimezzamento incredibilmente lungo pari a 2 milioni di anni, in tal caso ritorneremmo ad essere scimmie.