
Originariamente Scritto da
marmass
Probabilmente le notizie al riguardo, tra Diciotti, Gilet Jaune, TAV, babbi e compagnia ti saranno sfuggite, ma se ne sta parlando, eccome! Solo che i dati, recentissimi, sono contrastanti e i commentatori, schierati chi da una parte chi dall'altra, per il momento stanno cauti. Tanto, hanno altro con cui fare i loro titoli. ISTAT ha rilasciato i dati più recenti, li allego:
https://www.istat.it/it/archivio/226597
INPS considera dati diversi, si basa sui contratti. Grossolanamente, un lavoratore trasforma un contratto da tempo determinato a indeterminato, sono due contratti per INPS, per ISTAT è un solo lavoratore occupato o no. Ciò non significa che uno dei due mente, ma solo che istituzionalmente non fanno lo stesso lavoro, e ciascuno gestisce i dati inerenti
Come vedi ISTAT certifica su base annua un leggero incremento dell'occupazione complessiva, ma concentrata su lavoratori indipendenti e a tempo determinato, calano gli occupati a tempo indeterminato. Anche i dati novembre/dicembre 2018 sono su questa tendenza. Crisi internazionale, Decreto Dignità, sfiducia generalizzata, chissà che altro le cause. Ma siamo

Tornando alle auto, ne accennavo più sopra. Da minuscolo operatore nel settore, constato che la Brexit e l'indeterminatezza della situazione italiana possono ripercutersi sull'Europa, ma la crisi automotive è strutturale e generalizzata: non sanno letteralmente dove andare, tutti i mercati sono in recessione per il settore, ogni area si fa le sue norme antinquinamento, sbagliare investimento e fare auto che non si venderanno è facilissimo. Risultato: si tirano i remi in barca, si contraggono investimenti e spese, si chiudono impianti, si aspetta