Si é partiti parlando della scuola Diaz. Li non c'erano estintori ma solo dormienti. Addirittura hanno ammesso, dei poliziotti, di aver nasconsto loro stessi delle molotov per giustificare la carneficina, perché di quello si é trattato. Poi, se vuoi parlare della morte di Carlo Giuliani, ci sarebbero tante cose da dire, per lo più opinioni, dritti e rovesci della stessa medaglia. Quel che é certo é che solo i presenti possono dire quel che é realmente successo, e forse neppure loro. Giuliani aveva un estintore in mano, non un mitra spianato, e se devo pensare a delle forze dell'ordine incapaci di fermare un ragazzo con un estintore in mano senza doverlo freddare, allora questo mi preoccupa più di qualsiasi delinquente. Ma sicuramente l'inesperienza del poliziotto e l'agressività del ragazzo hanno fatto l'ingrediente adatto ad una tragedia. Non vorrei che si arrivasse a giustificare la violenza gratuita solo perché c'é stata da ambo le parti.
Ho una grande ammirazione per Pasolini. Quando Pasolini parlava di manifestazioni violente era solito dire che: nella violenza espressa in quei casi a rimetterci sono sempre e solo gente comune, lavoratori. Non si va in piazza per menare un onesto lavoratore o a distruggere il frutto di un lavoro, spesso sudato. Spaccare teste, spaccare auto e vetrine, non dovrebbe mai essere incluso in un atto di lebertà e giustizia.