I social Network, si sa, sono anche un'occasione di allargare gli orizzonti e di conoscere gente nuova.
Senza la grande opportunità della rete, ad esempio, mi sarei anche risparmiato di conoscere tutti voi. Ma è andata così, e devo farmene una ragione!*
L'idea di questo giretto, quindi, nasce dal gruppo FB internazionale di possessori del mio modello di moto, gli Sprintisti di tutto il mondo riuniti sotto un unico tetto.
Tra tanti inglesi, americani e australiani, io ed un bavarese di nome Peter*ci troviamo più di una volta*a commentare foto e itinerari che spesso hanno molto in comune.
Una tre giorni di Peter sulle nostre dolomiti, che conosce abbastanza bene, sono quindi l'occasione per trovarsi anche dal vivo a fare qualche bella curva assieme.
Cerco di organizzare gli impegni in ufficio in modo da tenere libero il lunedì, metto la sveglia alle sei, vado a prendere la moto in garage e parto!
Destinazione San Leonardo in Passiria, dove incontrerò il "collega" Sprintista in arrivo dal Rombo.
La giornata non inizia subito bene: in barba alle previsioni ottimistiche, Verona si sveglia circondata da nuvoloni neri.Un rapido sguardo al radar dell'ARPAV prima di partire mi pre-avvisa che c'è un bel "groppo" tra il lago e l'imbocco della Val d'Adige. Resta invece*buono il meteo atteso nel pomeriggio, ma date le premesse...
Come volevasi dimostrare, inizio a prendere acqua a Dolcè, e quando passo sulla destra Adige e mi fermo a fare colazione a Rivalta sono ormai abbastanza umido.
Mentre prendo il cappuccino, osservo la pioggia - ahimè - intensificarsi. Speravo in un miglioramento rapido, invece mi tocca infilare l'antipioggia.
In giro c'è poco traffico, ma il lungo trasferimento verso nord sotto l'acqua risulta*abbastanza noioso. Raggiungo Rovereto e la tangenziale di Trento, proseguo sulla strada del vino verso Bolzano, fino a che non smette finalmente di piovere ed il cielo - pur nuvoloso - pare stabilizzarsi un po'. Tanto che - orologio alla mano - mi viene voglia di fare Mendola e Palade per raggiungere Merano.
Mi fermo per togliere l'antipioggia, al che*sento il telefono squillare insistentemente (sono le nove, ora canonica di apertura delle "danze" per gli utenti in ufficio). Mi parte una raffica di questioni di lavoro che mi portano via la mezzora successiva, ne approfitto anche per salutare mio figlio che è in vacanza coi nonni a Cavalese. Se avrò tempo passerò a salutarlo sulla via del ritorno.
Ma intanto mi tocca salutare la Mendola ed il Palade, se non voglio tardare. Proseguo quindi sulla strada del vino fino a Merano, imbocco la curvosa ma trafficata passiria ed infine arrivo a san Leonardo, al bivio per il Rombo, luogo del puntello, sotto un caldo solettino.
So che i tedeschi di solito a pranzo non mangiano, sono quasi*mezzora in anticipo, quindi - vedendo un locale appena al di la del fiume - ne approfitto per mettere qualcosa sotto i denti.*
Il locale - una pizzeria - si rivela anche un microbirrificio, molto carino proprio a ridosso del fiume Passirio. Panino e birretta quindi, aspettando Peter che - rallentato dal traffico nell'interminabile fondovalle austriaco pre-Rombo, che ho io stesso avuto modo di sperimentare due o tre volte - arriva con una mezzoretta di ritardo.
Come spesso capita quando c'è del feeling telematico, le presentazioni quasi non servono. Mi sembra di trovarmi con una delle solite brutte canaglie dei miei amici, solo che per parlare sono costretto ad usare le mie scarse conoscenze di inglese e tedesco. Il "ragazzo" risulta molto alla mano e simpatico, ha pure una bella moto**, quindi si parte senza indugi su per la splendida successione di curve e curvette del Giovo.*
Su c'è un po' di nuvola, ma niente a che vedere con certi passaggi tempestosi fatti in passato, davvero niente di che.
Piccola pausa al passo, poi ripartiamo verso Vipiteno e riprendiamo il classico giro con la salita del Pennes - dove ero stato nemmeno un mese fa in macchina con la moglie*- ma si, dai, è bello anche in moto...*![]()
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La veloce discesa tra i prati della*Sarentina è sempre affascinante, poi imbocchiamo il contorto budello che ci porta sull'altopiano del Renon, dal quale scendiamo verso Bolzano con i curvoni rossi in vista della valle dell'Isarco.
Poi prendiamo una Val d'Ega non trafficatissima, che ci permette qualche bella curvetta, lambiamo il lago di Carezza, e ci fermiamo al passo di Costalunga, dove convinco il mio compare di giornata a fermarsi per un rapido ristoro.
Sono circa le tre del pomeriggio.*Cucine chiuse e nemmeno panini, nel locale*al passo, quindi ci dobbiamo accontentare di una fetta di strudel.
Ripartiamo con un occhio all'orologio, concordando un percorso che permetta a me di rientrare verso trento, e a Peter di raggiungere Colfosco in Badia, dove pernotterà nelle prossime due serate.
Scendiamo quindi verso Moena, facciamo il San Pellegrino, che troviamo piuttosto freddino sotto una coltre di nubi, e ci fermiamo al bivio per il Valles.
E' giunto*il momento di salutarsi, dopo una mezza giornata durante la quale abbiamo condiviso curve e qualche bella chiacchiera multilinguistica...
Peter prosegue per Falcade e poi Cencenighe, per arrivare in Badia via Falzarego e Valparola. Io proseguo su per il Valles, anche qui piuttosto freddino a 2000m, e poi attraverso la foresta di Paneveggio fino a Predazzo ed infine a Cavalese, dove ne approfitto per un saluto a mio figlio.
Con lui ci rivedremo il prossimo weekend, per il momento riparto e lo saluto dopo una mezzoretta rilassante, riprendendo la via di casa in vista della prossima giornata in ufficio.
Mi resta il tempo di una Cembra deserta, prima del solito lungo fondo valle in riva all'Adige.
Rapido panino, lavaggio della moto e rientro definitivamente a casa con tutte le "faccende" sbrigate.
Meglio di così, non poteva andare.
Se si escludono quei primi, centoventi chilometri sotto l'acqua...*![]()
Grazie a Peter, in questi giorni ancora in giro per le nostre strade, bel personaggio e macinatore di chilometri, come si addice ad un vero Sprintista!*![]()






Un rapido sguardo al radar dell'ARPAV prima di partire mi pre-avvisa che c'è un bel "groppo" tra il lago e l'imbocco della Val d'Adige. Resta invece*buono il meteo atteso nel pomeriggio, ma date le premesse... 










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Grazie della ... fiducia! 
