sembra accertato che ha scazzato la stazione di andria.....ha dato il verde al treno che invece doveva restare inchiodato li....
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sembra accertato che ha scazzato la stazione di andria.....ha dato il verde al treno che invece doveva restare inchiodato li....
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Parebbe proprio cosi...la Stazione di Andria nn doveva far partire il convoglio.....un errore 25 morti.
La logica "non spendo per la sicurezza perché tra un po' raddoppio" è assurda..
Non è da ieri che quella linea esiste.. il raddoppio è in ballo da quanto, 10 anni?
Sentiti oggi che la società qualche anno fa avrebbe chiesto alla Regione 6M€ per ammodernare il segnalamento.. penso però che la cifra comprenda anche l'upgrade del resto della linea già dotata di BAcc ..
A quanto pare uno dei capistazione avrebbe ammesso di aver dato il via libera per sbaglio essendosi confuso causa ritardi vari e l'aggiunta di un treno non previsto da orario..
Mi auguro che non rimanga l'unico colpevole.. sicuramente ha sbagliato, ma è stato portato all'errore e il sistema non aveva alcun "paracadute"..
Ultima modifica di robygun; 14/07/2016 alle 10:31
Leggete qui :
anche a Vicenza abbiamo una linea ferroviaria a binario unico , che ci collega con il paese di Schio facendo alcune fermate intermedie
Un trenino semplice , perlopiù usato da pendolari di lavoro e studenti.
43 treni che fanno la spola e 4500 passeggeri , alternandosi e seguendosi a distanza controllata .
Sul Giornale di Vicenza di oggi c' è un' intervista che spiega le sicurezze adottate sulla linea , dove appunto il fatto di essere a binario unico non sembra costituire alcun pericolo
E' dotata di sistema Scmt ( boh , non so cosa significhi ) : tramite sensori posizionati sotto al convoglio che rilasciano onde elettrobagnetiche sui binari , è un sistema che impedisce , creando una sorta di cortocircuito , ad altri treni di percorrere la stessa pista in senso opposto allo stesso tempo . ( più o meno ... forse non l' ho scritta proprio bene ... )
Il servizio conclude dicendo che neanche a volerlo fare apposta un macchinista potrebbe andare a schiantarsi contro un treno che sopraggiunge .
Oltre a tale sistema , ce n' è un altro differente nel caso che un guasto tecnico escluda il primo .
questo si ricollega esattamente a quanto ho scritto alcune pagine fa , dicendo che il problema reale non è il binario singolo , usato da sempre sia in altre regioni che pure in Svizzera , ma i meccanismi di sicurezza adottati sullo stesso .
Se la sicurezza attiva , passiva e di controllo è valida , reali pericoli non ce ne sono .
E sono convinto che se gli abitanti di Bari e dintorni fossero stati informati che la loro vita era nelle mani di una telefonata ( nel 2016 ! ), certo si sarebbero ribellati da tempo domandando un adeguamento alle più normali ed attuali norme di sicurezza per il binario unico .
La colpa della carneficina non è di chi ha commesso l' errore umano ( non solo , perchè prima o poi un errore è normale farlo ) ma di chi amministra la linea , la Regione ed i Trasporti i quali si sono permessi di rischiare le vite altrui ritenendo sufficiente il sistema obsoleto di controllo anti collisione e senza nemmeno informarne i passeggeri .
io spero che saltino molte teste ai vertici,hanno avuto dei soldi dalla comunità europea e sono ritornati indietro perchè non gli hanno sfruttati...
vergogna...prima i morti e poi ripararano gli errori fatti..una vergogna...
Io ho scelto di essere l'eccezione, non la regola.
"Perché le regole son belle e vanno bene,
ma poi son le eccezioni che ci fanno innamorare".
Sergio, se guardi il pdf che avevo linkato un po' sopra spiega bene i vari sistemi, che alla fine sono molto semplici.
Il più semplice: ci sono tratti di binario isolati tra di loro e in cui i due binari sono come due cavi elettrici percorsi da una corrente. Se l'assale di un treno, che è metallico e con le ruote non isolate tra loro, mette in cortocircuito i due binari si sa che per l'appunto lì c'è un treno per cui il sistema aziona appositi segnali semaforici o in cabina oppure in caso di errata o mancata risposta dei conducenti ferma i convogli. Altri sistemi contano il numero di assi presenti su un tratto di linea ecc.
Invece il sistema telefonico più anticamente era telegrafico e agli albori delle linee ferrate un casellante consegnava al macchinista, che si fermava, un "bastone di via libera" soltanto se aveva visto transitare l'altro treno.