letto il primo capitolo di questo
si sta rivelando molto interessante
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si sta rivelando molto interessante
Gli abiti fanno l'uomo. E meno c'è l'uomo, più cresce il bisogno dell'abito.
Da poco iniziato, non semplice da leggere ma ritengo sia imprescindibile per chi ha amato la saga del signore degli anelli
Non è la fame, ma l'ignoranza che uccide!
Tiger 800 in vendita
Non sono capace di andare forte ma mentre tu ti fai figo al bar con la moto fuori, io son tra le curve a macinare km!!! Se non la smonto prima... Sugar rules
Vado così piano che la zavorrina si addormenta tra le curve!!!
Banda del Buco Official Member - Guadagnato sul campo! Only the Brave
Pesantuccio ma interessante.
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Sabba
Letture recenti:
L'uomo in rivolta di Albert Camus.
Ritengo che chiunque si interessi di politica e società non possa assolutamente trascurare di includere il pensiero anarchico fra le proprie conoscenze. Pena, l'avere una visione parziale e limitata della società, dell'umanità e delle sue possibilità.
In questo saggio, Camus analizza e critica in modo estremamente razionale le grandi ideologie politiche del suo tempo, debitrici della corrente filosofica nichilista, due delle quali furono rivoluzioni che sfociarono, come sappiamo, nel comunismo autoritario sovietico e nel nazionalsocialismo e fascismo.
La lettura di questo saggio riesce a dare una chiave di decifratura della politica, anche odierna, e per via della sua analisi nella complessità dell'argomento, riporta le solite banali dispute "rossi vs neri" alla dimensione ingenua che meglio le rappresenta.
Una caratteristica secondo me negativa, la prefazione: scritta con una prosa che riassume in modo secondo me più arzigogolato ciò che l'autore riesce al contrario a spiegare con limpidezza e linearità.
Flatlandiadi Edwin Abbott
Un classico. Storia fantastica delle scoperte di un poligono nei mondi a una e tre dimensioni. Apologia della libertà di pensiero e critica al dogmatismo ed al sessismo.
Rumo e i prodigi nell'oscurità di Walter Moers
Un romanzo molto bizzarro, un po' fantasy, un po' horror, con tante trovate originali. La lettura è piacevole, ma l'autore si perde davvero troppo in elenchi inutili (immaginatevi di avere un Gimli che vi elenca tutte le pietruzze di Moria ogni due tre capitoli) e divagazioni... Sembra come se avesse preferito scrivere esplicitamente tutto ciò che aveva costruito del mondo inventato, invece di farlo capire al lettore in modo sottinteso. Una cura dimagrante di 200 pagine avrebbe giovato.
I reietti dell'altro pianeta di Ursula Le Guin
Da appassionato di fantascienza, ho involontariamente trascurato la Le Guin per troppo tempo, ed ho quindi deciso di rimediare iniziando da questo romanzo. Mi è piaciuto decisamente molto. Fa ciò che la migliore fantascienza è in grado di fare, cioè analizzare il presente con occhi diversi per permetterci di osservare noi stessi dall'esterno. La storia di uno studioso, un fisico che ha sviluppato una rivoluzionaria teoria sul tempo, nato su un pianeta, Anarres, la cui società è organizzata anarchicamente in seguito all'esilio volontario di un gruppo di ribelli del pianeta gemello Urras, dominato da un'organizzazione di tipo gerarchico e capitalista. La vita ed i viaggi di questo studioso, su Anarres ed Urras, metteranno in evidenza le differenze fra le due società e le caratteristiche positive e negative di entrambe. Se le critiche riguardo ad Urras sono facilmente prevedibili, essendo uno specchio della nostra società, quelle riguardo ad Anarres sono meno scontate e riescono a mettere in evidenza come sia possibile che anche in una società che mira alla massima libertà e benessere per tutti, possano comunque emergere situazioni di dominio e repressione, sotto diversa forma. Vi si trovano i temi più cari dell'anarchismo, fra cui il principio di mutuo appoggio, la coerenza fra scopo e mezzi, il rapporto fra rivolta, rivoluzione ed il pericolo che una rivoluzione si sedimenti degenerando in governo e burocrazia. Un libro che metterei senza remore tra i grandi classici della fantascienza sociale distopica, assieme a 1984 e Farentheit 451.
Nel frattempo, ho Finito Il pianeta dell'Esilio ed iniziato La mano sinistra delle Tenebre, entrambi di Ursula Le Guin.
La cena di Herman Koch.
ho riletto da poco Trilogia della frontiera di Cormac McCarthy. un libro (anzi 3) duro, senza concessioni a falsificazioni morali o culturali di un paese (gli Usa) in via di definitiva trasformazione. nello stesso tempo uno spaccato di tanta umanità che controbilancia la durezza delle umane cose.
Un amore sconfinato per gli spazi aperti e la natura, per la libertà senza confini umani e territoriali.
Tecnicamente un libro assolutamente unico, con una grande costruzione stilistica -si incontreranno spesso dialoghi in spagnolo- dalla tecnica sovraffina che solo i bravi scrittori riescono a non rendere noiosa o pedante.
Un libro, per chi ama la letteratura americana, che vale la pena di leggere.
suggerisco, inoltre "Canada" di Richard Ford. Anche questo un gran libro.
Ps: Ma chi ti ha dato il sesto casco !
Era meglio se ti davano due copertoni nuovi (sui copertoni di Titti c'è scolpito con un temperino "Anita Ama Giuseppe ma la da a Bixio").
Angelik detto Il Brillante