Un aspetto della faccenda che qui mi pare non sia stato trattato (correggetemi se sbaglio) e che è la mia pre-condizione necessaria affinche' una riforma costituzionale di queste dimensioni (esattamente un terzo degli articoli totali modificati...) consiste nel fatto che trovo inaccettabile (da qualunque parte politica provenga sx, centro o dx) che venga realizzata a colpi di maggioranza.
Non riuscire a (o non voler) coinvolgere almeno una piccola parte dell'opposizione nell'esecuzione di questo improbo progetto credo si possa rivelare un boomerang per la coalizione renziana che lo ha fortemente voluto, il rischio è che un prossimo governo di diverso colore impieghi tempo e risorse per smontarlo pezzo a pezzo.
Mi rendo conto che un percorso di modifica costituzionale minimamente condiviso tra parti antagoniste in parlamento nel modo di approcciarsi alla questione implica un notevole dispendio di tempo , ma credo sia l'unica strada percorribile.
Anche eticamente troverei piu' lungimirante tenere in debito conto le osservazioni piu' pertinenti e sensate dell'opposizione, si sta parlando di carta costituzionale e non di una legge qualsiasi.
Per quanto riguarda il merito del quesito referendario mi sono informato qua e la', ho compilato un elenco personale dei punti di forza del si e del no.
Pur essendo convinto che sia necessario superare il bicameralismo paritario l'approccio alla materia della maggioranza non mi convince affatto, e i motivi sono stati lungamente e ripetutamente qui elencati prima di me.
Mi rendo conto che la probabile vittoria del no avra' conseguenze gravi sulle possibilita' di continuare a governare per il governo Renzi.
Pur non avendolo mai votato, e non risultandomi particolarmente simpatico, lo considero il minore dei mali in questa fase di transizione verso nuove elezioni che auguriamoci possano darci un premier autorevolmente rafforzato dal voto popolare