La Giulia e la Stelvio sono macchine emozionali.
Hanno linee affascinanti e sportive, montano motori potenti e adottano un telaio sopraffino.
Guidare una Alfa è una esperienza, è inutile negarlo.
Io sono un cultore delle auto tedesche per la qualità intrinseca delle stesse, ma ho avuto due Alfa Romeo e devo dire che mi sono divertito (con la seconda, perché la prima era piena di problemi tecnici che si trasformavano in guasti con scadenza quotidiana o quasi, quindi praticamente impossibile da sfruttare).
Negli anni la qualità delle Alfa Romeo è nettamente migliorata, e le considero auto di grande prestigio.
Costano tanto, tantissimo, a volte troppo, ma sono auto uniche e personali, e le loro linee non si confondono con il "piattume" delle concorrenti.
Un tempo si capiva da lontano un chilometro se una auto era una Mercedes, una BMW, o una Audi.
Adesso bisogna leggere il marchio o quasi.
Le Audi hanno perso quasi completamene le linee arrotondate, idem per le linee appuntite delle BMW, e tutte si sono "allineate" alle linee standardizzate delle Mercedes, che sono passate dal tipo "macchina da nonno" all'esempio da seguire.
Male, perché così facendo Audi e BMW hanno perso gran parte delle loro identità, e in questa situazione Mercedes non diversificherà più di tanto ciò che produce, visto che è presa come esempio dalle principali competitors.
Ebbene sì, con sommo dispiacere devo ammettere che le auto tedesche (con le dovute eccezioni, ovvio) sono diventate tutte MACCHINE DA NONNO.
Aspetterò quindi che mio figlio procrei per acquistare nuovamente una auto tedesca!
Per ora rimango sulle anonime giapponesi (più che altro per la qualità e la affidabilità) oppure sulle Volvo (robustezza e sicurezza), ma il cuoricino per l'Alfa batte sempre forte.
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