In una situazione economica sana ci si potrebbe permettere di "alzare la cresta", nella nostra condizione la vedo dura e credo che Stinit abbia ragione. L'Europa ci ostacolerebbe con ogni mezzo.
Oramai è tardi.
Non dovevamo entrare nell'Euro, oppure lo si poteva fare con altre condizioni, non con un cambio Euro/Lira disgustoso che di fatto ci ha messo all'ultimo posto in Europa come importanza economica.
Grazie Prodi, grazie Monti.
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Sabba
L'europa senza l'Italia non avrebbe più molto senso. Più che ostacolare dovrebbe aiutare il cambiamento. Vedremo..
Paura non ne fa.
Ha un'organizzazione non chiarissima e un tantino altalentante, una preparazione a volte discutibile.. è ben lungi dall'essere perfetto.
Ciò nonostante, a mio avviso, è la migliore scelta per questo Paese.
Dati alla mano, i Governi finora esistiti, che sono le altre scelte possibili, si sono rivelati come disastri assoluti. Di loro sì, bisogna avere, come io ho, terrore.
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un movimento di rottura e protesta , per nulla propositivo, dedito esclusivamente al disfattismo, troppo semplice dire no senza dare alternative concrete e non le solite puttanate alla grillo che nn stanno ne in cielo ne in terra
paura nessuna, quando la gente se ne renderà conto potrebbe essere anche tardi
al pari di lega...nemmeno da prendere in considerazione per la gestione di un condominio, figuriamoci per quella di un paese
piu che paura facevano un po ridere
dopo aver visto le ultime di Fulgencio Dibatista, fanno pure un po tenerezza ma anche ridere
Paura...sì, diciamo paura ma contestualizziamola.
La paura alla quale mi riferisco è di due tipologie.
La prima è che il movimento, pur basandosi su idee di base condivisibili, non mi risulta abbia una precisa idea di governo e gli manca la forza operativa da mettere in campo.
Roma da questo punto di vista ne è un esempio. Hanno annaspato, in primis per beghe di potere interne e, al tempo stesso, hanno chiamato al tavolo vecchie guardie e non proprio le casalinghe di vogera nuda e pura.
Si tratta, in sintesi, di paura che non siano in grado e il non fare, il no a priori, a livello nazionale secondo me è ben più pericoloso che a livello locale.
La seconda paura riguarda le modalità di gestione del movimento, in cui il leader, fa e disfa a proprio piacimento, crea un direttorio e poi lo annuila, fa un passo di lato e poi ne diventa il capo politico, crea un collegio che dovrebbe giudicare su chi è dentro e chi è fuori decidendo lui chi sono i membri e mantenendo lui l'ultima parola, mette penali economiche ai candidati nel caso in cui agiscano in modo diverso dal suo diktat.
In sintesi, mi spaventa dare tutto questo potere non ad un movimento, ma ad un uomo solo che, oltretutto, si è dimostrato spesso e volentieri autoritario e aggressivo (verbalmente) nei confronti di chi la pensa diversamente da lui.
Detto questo mi adeguerò al volere di chi voterà per il movimento se saranno la maggioranza, così come ho fatto a Roma, ma nella speranza che non vadano al governo sinceramente.
Io sono responsabile di quello che dico. Non di quello che capisci tu. [cit]
Questa è una mela...
IMHOSTICA
- Politicamente spero che crescano in fretta e trovino un'indentitá chiara che non sia quella di Grillo riflessa.
- Credo che gli elettori del Movimento dovrebbero prendere piú seriamente la questione della rappresentanza dal momento che gli iscritti al sistema di "democrazia diretta online" sono soltanto 135mila e prendono decisioni per 7-9 milioni di persone.
- Visto che il famoso "passo a lato" Grillo ancora non l'ha fatto parliamo anche di lui. Informandomi sul referendum mi era capitato di vedere un suo videomessaggio https://www.youtube.com/watch?v=Mu3aG1xwQ4Q
Giá al minuto 2 siamo ad un bivio:
1. Grillo non ci capisce granché di Google Trend (il che sarebbe imbarazzante)
2. Grillo usa dati in maniera tendenziosa per aggiungere autoritá e credibilitá a quello che segue nel videomessaggio.
Quale che sia la veritá si tratta comunque di disinformazione. É un piccolo esempio, in se irrilevante, ma rende l'idea di un atteggiamento che da un certo punto di vista accomuna il Movimento ai partiti dai quali pretende di essere distinto.
- Oltre a curare gli interessi del blog ufficiale di Grillo e la gestione della piattaforma Rousseau, la Casaleggio associati controlla anche una serie di blog che fanno massicciamente uso di clickbait, anche su temi politici. Ora al di lá del fatto che si tratti comunque di una pratica fastidiosa ed eticamente discutibile, in questo caso pone anche delle questioni in termini di gestione del traffico generato e dei ricavi che ne derivano.
- Ho una fortissima repulsione per la strategia comunicativa che prevede di non poter mettere assieme dei concetti senza ricorrere al nomignolo, il soprannome, la storpiatura, il vaffanculo e gli zombie.
TCP Rider